Pensione anticipata per docenti e ATA: donne a 41 anni e 10 mesi, uomini a 42.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha rilasciato importanti indicazioni operative riguardo alle cessazioni dal servizio del personale scolastico, attraverso la nota 0205851 datata 25 settembre 2025. Queste indicazioni, elaborate in collaborazione con l’INPS, riguardano le procedure di pensionamento che entreranno in vigore a partire dal 1° settembre 2026. È una notizia di fondamentale importanza per il personale educativo, docente e ATA che desidera pianificare il proprio futuro pensionistico. In particolare, tra le varie opzioni, è prevista la possibilità di richiedere la pensione anticipata per le donne che hanno versato contributi per un totale di 41 anni e 10 mesi e per gli uomini che hanno accumulato 42 anni e 10 mesi di contributi. È essenziale che questi requisiti vengano raggiunti entro il 31 dicembre 2026.
Pensione Anticipata: I Requisiti Necessari
Il personale educativo, sia docente che ATA, avrà l’opportunità di presentare le istanze di cessazione dal servizio durante un periodo specifico, dal 26 settembre al 21 ottobre 2025. Questo è stabilito dal Decreto ministeriale n. 182 del 25 settembre 2025, il quale fissa come termine finale il 21 ottobre 2025 per la presentazione delle domande di cessazione, sia per dimissioni volontarie che per richieste di permanenza in servizio. Le domande saranno valide a partire dal 1° settembre 2026. È importante che il personale interessato si attivi affinché tutte le pratiche siano completate entro i termini stabiliti.
In particolare, le domande possono includere richieste di pensionamento anticipato, sottolineando che per le donne è necessario avere 41 anni e 10 mesi di contributi, mentre per gli uomini il requisito è di 42 anni e 10 mesi. Bisogna fare attenzione anche a chi, pur avendo i requisiti per la pensione anticipata e non avendo compiuto 67 anni, intende chiedere la trasformazione del contratto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, collegando questa opzione al trattamento pensionistico, secondo quanto previsto dal decreto 29 luglio 1997, n. 331, del Ministro per la Funzione Pubblica.
