Bullismo e cyberbullismo: il 17% degli studenti trentini teme di intervenire secondo un’indagine.
Sono stati presentati oggi i risultati dell’indagine condotta nell’ambito del Progetto Bullifree, un’iniziativa promossa da Etika, l’offerta di energia solidale di Dolomiti Energia, insieme al Gruppo cooperativo trentino. Tale progetto ha coinvolto 10 Istituti scolastici della Valsugana con l’obiettivo di analizzare la percezione del bullismo e del cyberbullismo tra studenti, personale scolastico e famiglie, per costruire un ambiente scolastico più consapevole e inclusivo. L’indagine ha interessato 3.176 studenti delle classi quarte della primaria, 643 docenti e membri del personale scolastico, e 1.747 genitori. Un dato rassicurante è che l’84% degli studenti afferma di stare bene o abbastanza bene a scuola, evidenziando una buona consapevolezza del fenomeno: il bullismo è visto come una grave situazione che coinvolge almeno due ragazzi che non sono amici, in cui uno dei partecipanti ha più potere rispetto agli altri.
Il Bullismo e i Luoghi di Rischio
I comportamenti più frequentemente associati al bullismo, secondo le dichiarazioni degli studenti, comprendono offese, insulti, prese in giro, minacce e aggressioni fisiche. Anche gli adulti concordano su tali punti, riscontrando una significativa differenza: gli studenti evidenziano maggiormente il peso delle “prese in giro”, mentre personale scolastico e genitori segnalano più frequentemente casi di “scherzi pesanti” e “esclusione dal gruppo”. I luoghi percepiti come più soggetti a questi episodi includono bagni, spogliatoi e altre aree poco visibili, seguiti da cortili e mense durante le pause. Inoltre, il personale scolastico sottolinea che i mezzi di trasporto scolastici possono diventare spazi problematici.
