Pensioni: età innalzata a 67 anni e 5 mesi, eccezioni per maestre e pensioni anticipate.

Pensioni: età innalzata a 67 anni e 5 mesi, eccezioni per maestre e pensioni anticipate.

Pensioni: età innalzata a 67 anni e 5 mesi, eccezioni per maestre e pensioni anticipate.

Riforma Pensionistica 2026: Risvolti Importanti per i Lavoratori Italiani

La Manovra 2026 introdurrà significative modifiche al sistema pensionistico italiano, con il rinvio dell’uscita dal lavoro per i lavoratori. A partire dal 2029, l’età pensionabile per ‘vecchiaia’ passerà dagli attuali 67 anni a 67 anni e 5 mesi. Questo cambiamento segna una transizione importante e, come abbiamo anticipato dieci mesi fa, la Legge Monti-Fornero potrebbe presto essere rimpianta.

Le ultime indicazioni nella Legge di Bilancio rivelano un innalzamento graduale dell’età pensionabile. Tra il 2027 e il 2028, si prevede un aumento di tre mesi, ben suddiviso (un mese nel 2027 e due nel 2028). La novità nel panorama pensionistico è l’ulteriore incremento di due mesi previsto nel 2029, dovuto a stime demografiche. Pertanto, chi andrà in pensione con la pensione di “anzianità” vedrà passare la soglia da 42 anni e 10 mesi a 43 anni e 2 mesi. Le donne, come spesso accade, beneficeranno di un anno in meno rispetto agli uomini.

Esenzioni per Attività Usuranti e Leggi sul Settore Scolastico

I lavoratori impegnati in attività usuranti e gravose saranno esenti dall’aumento di tre mesi, continuando a beneficiare delle attuali disposizioni. Queste esenzioni riguarderanno professioni che richiedono sforzi fisici estremi e turni lavorativi sfavorevoli. Tra i settori interessati ci sono l’edilizia, la sanità, i conducenti di mezzi pesanti e gli operai agricoli.

Nel settore scolastico, le maestre e i maestri dei nidi e delle scuole dell’infanzia continueranno a ricevere deroghe simili, mentre i docenti delle scuole primarie non beneficeranno più di questa opportunità. Misure di supporto sono attese dalle migliaia di insegnanti sotto stress, che si trovano in difficoltà a mantenere le loro posizioni. In questo contesto, le nuove disposizioni non prevedono una flessibilità anagrafica, ma piuttosto un’ulteriore restrizione sui requisiti pensionistici.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *