Istituto Machiavelli di Lucca: il personale chiamato a sostenere Gaza in questo momento cruciale.
Il momento storico che stiamo attraversando ha risvegliato in noi due importanti verità che sembravano dimenticate. Prima di tutto, i diritti umani non sono garantiti per sempre; la loro conquista non implica automaticamente una loro duratura esistenza. In secondo luogo, i crimini umanitari non sono una prerogativa del passato, ma possono riemergere all’improvviso, portando con sé il loro orrore.
Risveglio delle coscienze nella società
Queste verità hanno riacceso le nostre coscienze, come dimostrano le recenti mobilitazioni e gli scioperi che hanno visto un milione di persone – in gran parte studenti e docenti – scendere in piazza per rivendicare un futuro migliore. A Gaza, viene perpetrato un vero e proprio genocidio. Alcuni tentano di edulcorare la situazione, parlando di “guerra” o “disastro umanitario”, ma solo una parola può descrivere ciò che sta avvenendo: genocidio. Una popolazione intera è assediata, affamata e massacrata da un esercito che opera sotto il comando di un leader accusato di crimini contro l’umanità.
Non lo diciamo noi, ma lo ha affermato una Commissione d’Inchiesta indipendente dell’ONU nel rapporto rilasciato il 16 settembre 2025. Inoltre, il Primo Ministro israeliano Netanyahu è soggetto a un mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale. Questa realtà ci impone di non rimanere inerti: è nostro dovere usare gli strumenti a nostra disposizione per reagire. La scuola, un ambiente educativo e democratico, deve prendere una posizione chiara contro il crimine peggiore mai visto negli ultimi anni.
