Aggressioni ai lavoratori: picco di attacchi verbali nella scuola, ma i fisici colpiscono sanità e trasporti.
Le aggressioni fisiche e verbali nei luoghi di lavoro sono purtroppo un fenomeno in crescita, con lavoratori della sanità, dei trasporti, delle banche e della scuola tra i più colpiti. A ribadire questa grave situazione sono stati la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, e il presidente di Ital Uil, Giuliano Zignani. Durante un evento, hanno presentato alcuni risultati intermedi di una ricerca in corso, condotta in collaborazione con il centro di ricerche EU.R.E.S. e con il patrocinio dell’Ufficio per l’Italia e San Marino dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
L’Indagine sul Fenomeno delle Aggressioni
Lo studio, ripreso dall’agenzia Ansa, ha coinvolto la somministrazione di 1.500 questionari indirizzati agli Rls aziendali, accompagnati da focus group e interviste qualitative mirate ai responsabili salute e sicurezza, segretari e dirigenti della Uil. L’obiettivo è stato quello di esplorare in profondità il fenomeno delle aggressioni sul lavoro da parte di soggetti esterni.
Nel settore pubblico, circa due terzi degli Rls intervistati hanno segnalato casi di aggressioni, siano esse fisiche o verbali. In contrasto, nel settore privato, gli episodi segnalati da un Rls su tre confermano una preoccupante tendenza. La sanità emerge come il settore più vulnerabile, con l’84,1% degli intervistati a conoscenza di aggressioni; seguono il settore dei trasporti (71,1%) e quello bancario e postale (70,8%). Nonostante un numero ridotto di aggressioni fisiche, le scuole si caratterizzano per il numero elevato di aggressioni solo verbali o minacce, segnalate dal 38,6% degli Rls.
About The Author
