Alessia Pifferi: una lettera dal carcere per riabbracciare sua madre.
La reazione della famiglia
Viviana Pifferi, sorella di Alessia, ha manifestato la sua indignazione nei confronti della sentenza e ha condiviso il suo turbamento per la possibilità che Alessia possa uscire dal carcere dopo una pena di soli 24 anni. Viviana ha messo in evidenza che la piccola Diana non ha potuto avere una vita e che le parole della sorella non devono oscurare la tragedia che ha colpito la loro famiglia. «Diana doveva essere la protagonista di questa storia», ha dichiarato, ribadendo come l’attenzione mediatica fosse stata concentrata su Alessia, piuttosto che sulla memoria della bambina.
Dal canto suo, l’avvocatessa Pontenani ha cercato di disegnare un’immagine della sua assistita come una persona che non era consapevole delle sue azioni. Ha descritto Alessia come un “vaso vuoto” incapace di comprendere realmente la gravità della sua situazione. Ma la famiglia della Pifferi non accetta questa visione, contrapponendo una narrativa in cui Alessia avrebbe manovrato la situazione a suo favore. Viviana evidenzia che Alessia è riuscita a portare avanti una messinscena di vulnerabilità, mentre in realtà era ben consapevole delle sue azioni.
