Anno scolastico 2025/26: Anief chiede azioni concrete su precari e stipendi – VIDEO

Anno scolastico 2025/26: Anief chiede azioni concrete su precari e stipendi – VIDEO

Anno scolastico 2025/26: Anief chiede azioni concrete su precari e stipendi – VIDEO

È ufficialmente iniziato il nuovo anno scolastico 2025/2026, portando con sé sfide significative per il settore dell’istruzione. Circa 7 milioni di studenti, insieme a quasi un milione di insegnanti e oltre 200.000 membri del personale ATA, si preparano a tornare in aula. La Tecnica della Scuola ha intervistato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, per discutere le principali questioni da affrontare in questo nuovo ciclo educativo.

Affrontare il Problema della Denatalità

Marcello Pacifico ha sottolineato l’urgenza di ripensare le politiche per affrontare la denatalità, un fenomeno che sta impattando il numero di alunni iscritti nelle scuole. La soluzione proposta include la riduzione del numero di alunni per classe, al fine di migliorare la qualità dell’insegnamento. Inoltre, Pacifico ha evidenziato la necessità di un rilancio della scuola dell’infanzia e primaria, suggerendo un ritorno all’insegnamento modulare.


“Il nuovo anno scolastico inizia tra riforme e sfide. Tra le più significative c’è quella degli ITS, che mira a integrare i diplomati degli istituti professionali nel mondo del lavoro”, ha affermato Pacifico. “Tuttavia, ci troviamo a fare i conti con una contrazione degli organici, che rende necessario un ripensamento dei criteri per l’organizzazione delle classi”.

Lotta alla Precarietà e Sostegno agli Alunni con Disabilità

Il presidente dell’Anief ha posto in evidenza l’importanza di combattere la precarietà del personale scolastico, un tema cruciale che coinvolge anche il rispetto delle normative europee. “La Corte di Giustizia europea ha chiarito la situazione, e la Commissione europea ha denunciato l’Italia per non aver risolto questo problema”, ha detto. Pacifico ha sottolineato che l’assenza di una soluzione tempestiva potrebbe obbligare i precari a cercare giustizia nei tribunali.


Per quanto riguarda il supporto agli alunni con disabilità, Pacifico ha evidenziato come i diritti sanciti dalla Carta sociale europea siano frequentemente violati. “La continuità didattica deve essere garantita attraverso l’assunzione stabile degli insegnanti, non solo tramite conferme temporanee da parte delle dirigenti scolastiche”. Attualmente, il 50% degli organici sarebbe composto da posti vacanti, con circa 108.000 posizioni disponibili nel settore.

Nonostante ciò, all’inizio di quest’anno scolastico sono stati attivati 2.000 nuovi posti. Pacifico ha insistito sulla necessità di vedere più di 8.000 insegnanti di sostegno assunti a tempo indeterminato. “Abbiamo lavorato duramente per allargare le possibilità di assunzione dal doppio canale e dalle GPS nei settori di sostegno”, aggiungendo che la sfida ora è convincere il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) a garantire che queste assunzioni diventino parte dell’organico di diritto.

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