Attenzione: la terapia fai-da-te può trasformarsi in un rischio per la salute mentale.
L’Intelligenza Artificiale Generativa e il Ruolo degli Psicologi: Il Punto di Vista di Maria Antonietta Gulino
La Relazione Terapeutica: Un Elemento Irreplicabile
L’intelligenza artificiale generativa non può sostituire la relazione umana nel contesto psicologico. Questo è il messaggio chiaro di Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana e del Consiglio Nazionale. La presidente si inserisce così nel dibattito sempre più attuale riguardo all’uso dei chatbot nel supporto alla salute mentale, un argomento sollevato recentemente dal CEO di OpenAI, Sam Altman. Altman ha sottolineato che “ChatGPT non è uno psicologo e non deve diventare un’alternativa alla terapia”.
Gulino sostiene che la posizione dell’Ordine è netta: sebbene l’intelligenza artificiale possa fornire strumenti utili, non sarà mai in grado di replicare la complexità e l’emozione che caratterizzano la relazione terapeutica. “La terapia è fatta di presenza, sintonizzazione emotiva, silenzi e una comprensione profonda delle esperienze di sofferenza,” afferma. “Pensare diversamente significa banalizzare la sofferenza umana e mettere a rischio la salute psicologica di molte persone”.
Rischi dell’Uso Indiscriminato di Chatbot
Maria Antonietta Gulino avverte anche dei rischi derivanti dall’uso indiscriminato di sistemi generativi e chatbot, specialmente senza supervisione professionale. “Questi strumenti possono alimentare forme di auto-terapia potenzialmente pericolose, specialmente tra i giovani,” dichiara. “L’uso scorretto di chatbot potrebbe portare a confusione, a una dipendenza affettiva dagli assistenti virtuali e, nella peggiore delle ipotesi, a un ritardo nell’accesso a un aiuto professionale qualificato.”
L’Ordine degli Psicologi della Toscana riconosce il potenziale dell’IA, ma ribadisce che deve rimanere uno strumento al servizio del professionista e non un sostituto della terapia tradizionale. “L’IA può essere utilizzata per organizzare dati, intercettare precocemente il disagio e fornire psicoeducazione,” aggiunge Gulino. “Ma la supervisione e la guida del professionista restano essenziali”.
Normativa e Sicurezza: La Necessità di un Quadro Regolatorio
Per affrontare le sfide legate all’introduzione dell’IA nel campo psicologico, l’Ordine degli Psicologi sta richiedendo un quadro normativo chiaro e rigoroso. Questo dovrebbe essere in linea con le direttive europee sull’IA e includere la trasparenza degli algoritmi, l’appropriatezza d’uso e l’obbligo di dichiarare esplicitamente i sistemi che si presentano come terapeutici. Gulino sottolinea anche l’importanza di vietare la simulazione di ruoli umani nei contesti psicologici, per evitare che i chatbot possano confondere le persone vulnerabili.
“Chiediamo impegno e vigilanza – prosegue Gulino – per sviluppare una strategia strutturata che includa formazione, alfabetizzazione digitale e collaborazione con le istituzioni. Vogliamo che gli psicologi italiani siano protagonisti attivi in questa transizione, capaci di governare l’innovazione senza perdere la propria identità e funzione sociale”.
Il Ruolo della Tecnologia nel Benessere Psicologico
La figura di Maria Antonietta Gulino non è isolata. Molti esperti e personalità rinomate nel campo della psicologia hanno avvertito la necessità di un utilizzo etico e consapevole della tecnologia. Ad esempio, lo psicologo clinico e ricercatore Jon Kabat-Zinn ha detto: “La tecnologia può essere uno strumento potente, ma deve essere usato con saggezza e compassione”.
L’appello di Gulino è chiaro: “La tecnologia non è neutra. spettano a noi, professionisti della salute mentale, le responsabilità di guidarne l’uso per garantire il benessere delle persone”. L’Ordine degli Psicologi della Toscana, quindi, non sta solo sollevando preoccupazioni, ma sta anche proponendo soluzioni attive per partecipare al cambiamento.
La Formazione e l’Alfabetizzazione Digitale: Passi Necessari
L’importanza della formazione continua e dell’alfabetizzazione digitale non può essere sottovalutata. In un mondo sempre più guidato dalla tecnologia, è fondamentale che gli psicologi italiani non solo imparino a utilizzare strumenti avanzati, ma anche a discernere quali possano realmente essere utili per i loro pazienti. Gulino chiarisce che l’obiettivo finale deve essere la tutela della salute psicologica. “Dobbiamo essere capaci di accompagnare i nostri pazienti in questo periodo di innovazione, offrendo soluzioni che siano al contempo efficaci e rispettose delle loro esigenze umane”.
Con queste affermazioni, l’Ordine degli Psicologi della Toscana si pone come cartina di tornasole di un settore in evoluzione, dove la tecnologia può assumere un ruolo complementare, ma non sostitutivo, della pratica psicologica. La sfida che ci attende è quella di integrare con saggezza l’innovazione, assicurando che l’umanità e la comprensione rimangano al centro dell’assistenza psicologica.
Fonti Ufficiali:
- Maria Antonietta Gulino, Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana
- Sam Altman, CEO di OpenAI
- Jon Kabat-Zinn, psicologo clinico e ricercatore
Ultimo Aggiornamento: 30 luglio 2025.
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