Barbagallo: “In questo Paese le pensionate non hanno voce”

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Durante il Consiglio Confederale Nazionale UIL a Roma, Pierpaolo Bombardieri e Carmelo Barbagallo hanno affrontato il tema delle pensioni. Barbagallo, Segretario generale della Uil Pensionati, ha commentato l’Osservatorio Inps sul Monitoraggio flussi di pensionamento del primo trimestre 2024. I dati mostrano che le donne hanno maggiori difficoltà nell’accesso alla pensione a causa delle carriere discontinue che comportano contributi inferiori rispetto agli uomini. Non solo l’accesso è complicato, ma una volta in pensione le donne percepiscono in media cifre molto più basse rispetto agli uomini.

Alla luce di queste disparità, Barbagallo ha evidenziato come il Governo abbia agito in modo contrario alle necessità delle donne, rendendo ancora più difficile l’accesso alla pensione anticipata con il peggioramento di Opzione Donna. Il divario di genere nelle pensioni è un problema da affrontare con urgenza, garantendo alle donne un’occupazione di qualità che possa garantire una pensione dignitosa in futuro.

Barbagallo ha sottolineato la necessità di servizi e sostegni alle donne che, in Italia, svolgono ancora la maggior parte del lavoro di cura all’interno delle famiglie. Inoltre, ha proposto interventi volte a potenziare il potere d’acquisto delle pensionate, come l’ampliamento della platea della quattordicesima sulla pensione. Questa misura, fortemente voluta dal Sindacato, ha già portato benefici soprattutto alle donne.

Il Sindacato ha quindi chiesto un intervento urgente per garantire alle donne una pensione dignitosa e paritaria rispetto agli uomini. È fondamentale intervenire sulle politiche del lavoro per garantire alle donne pari opportunità di accesso e di retribuzione, in modo da evitare che un lavoro povero oggi si trasformi in una pensione povera domani. Il potenziamento dei servizi di assistenza alle donne lavoratrici è cruciale per garantire una migliore conciliazione tra vita lavorativa e familiare, contribuendo a ridurre le disparità di genere.

Il Governo è chiamato a intervenire con politiche attive per promuovere un reale cambiamento nella situazione delle pensionate in Italia. Solo con interventi mirati e concreti sarà possibile ridurre il divario di genere nelle pensioni e garantire un futuro dignitoso a tutte le donne che oggi contribuiscono al benessere della società attraverso il loro lavoro di cura non riconosciuto.

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