Basilicata: 300 mila euro alle Diocesi per supportare famiglie bisognose locali.

Aiuto alle famiglie in difficoltà: 300mila euro per le Diocesi della Basilicata

POTENZA (ITALPRESS) – La Giunta Regionale della Basilicata ha approvato un contributo totale di 300 mila euro, destinato al Fondo per interventi sociali, secondo quanto stabilito dall’articolo 45 della Legge 99/2009, attraverso la Misura Social Card. Queste risorse saranno indirizzate alle Diocesi della Basilicata per sostenere le famiglie più bisognose in un contesto economico sempre più difficile.

L’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Francesco Cupparo, ha evidenziato come la ripartizione dei fondi agli enti religiosi sia avvenuta tenendo conto del numero di abitanti nelle varie Diocesi, un indicatore fondamentale per identificare il potenziale bacino di famiglie in necessità. I finanziamenti sono stati così distribuiti:

• Arcidiocesi di Matera-Irsina: 127.801 euro
• Diocesi di Tursi-Lagonegro: 109.418 euro
• Diocesi di Tricarico: 28.011 euro
• Diocesi di Acerenza: 34.768 euro

Destinazione dei Fondi e Obiettivi Sociali

I fondi erogati verranno utilizzati per l’acquisto e la distribuzione di beni di prima necessità, così come per il sostegno alle spese di gestione per le famiglie in difficoltà. Ogni Diocesi beneficiaria è tenuta a presentare, entro 90 giorni dalla conclusione delle attività, una relazione dettagliata sulle iniziative attuate, completa di rendicontazione delle spese e del numero di famiglie assistite.

L’assessore Cupparo ha sottolineato l’importanza di questo intervento, dichiarando: “La Misura è stata implementata per la prima volta nel 2021, in una fase post-Covid, e si è dimostrata cruciale. Il rapporto della Caritas sulla povertà conferma quanto sia preoccupante la situazione in Basilicata e nel Sud Italia, con la povertà che assume un carattere strutturale”.

“Aiutare le fasce più vulnerabili è un nostro impegno costante, che ci prefiggiamo di portare avanti anche attraverso il supporto delle organizzazioni cattoliche e del volontariato. La Caritas, in particolare, svolge un ruolo chiave”, ha aggiunto Cupparo.

L’impegno delle Diocesi e delle organizzazioni locali si traduce in diverse forme di assistenza: dalla consegna di pasti a domicilio all’alloggio per il periodo di isolamento, fino ai servizi di supporto psicologico. Queste misure diversificate sono state studiate per rispondere alle necessità emergenziali e ai cambiamenti del contesto sociale.

“I nostri progetti mirano a garantire aiuto a chi è in difficoltà, fornendo sostegno non solo materiale, ma anche morale”, afferma Don Giuseppe, portavoce della Caritas Diocesana di Matera-Irsina. “La comunità è unita nel combattimento contro la povertà, e ogni contributo fa la differenza”.

Impegno per il Futuro

La Regione Basilicata sta lavorando per garantire un futuro migliore alle famiglie in difficoltà, contribuendo attivamente a politiche di lavoro e crescita sociale. "Ci stiamo impegnando per superare le politiche di assistenzialismo e passare a politiche attive per il lavoro, così da offrire opportunità occupazionali ai capifamiglia e contribuire a ridurre la precarietà economica”, ha dichiarato Francesco Cupparo.

Il sostegno della Caritas e delle varie realtà associative è cruciale per la continuità di queste azioni. Le Diocesi, in collaborazione con le amministrazioni locali e i servizi socio-sanitari, possono offrire un fronte comune contro la povertà, e garantire una rete di assistenza che risponda alle reali necessità delle famiglie.

Il monitoraggio delle attività e l’analisi dei risultati saranno effettuati per assicurare che i fondi vengano utilizzati in modo efficace. Ogni Diocesi, pertanto, avrà la responsabilità di gestire le risorse secondo criteri di equità e giustizia sociale.

Questa iniziativa rappresenta un passo importante verso un sistema sociale più solidale e inclusivo, per garantire che anche le famiglie più vulnerabili abbiano accesso a beni di prima necessità e aiuti concreti.

Per maggiori dettagli e per visualizzare un video esplicativo, clicca qui.

Fonte: Ufficio Stampa Regione Basilicata (ITALPRESS).

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