Brigitte Bardot: da icona di fama a paladina della causa animalista per tutta la vita.
Un cambiamento nella percezione pubblica
Durante la seconda metà del 20° secolo, la protezione degli animali era spesso trattata nel dibattito pubblico come una causa secondaria, percepita come sentimentale e poco seria. Questo tema si situava scomodo accanto a questioni come politica, economia e diplomazia ed era raramente considerato nei dibattiti riguardanti il commercio, la tradizione o la sovranità nazionale. Coloro che cercavano di inserire la protezione degli animali nel dibattito pubblico venivano solitamente derisi e considerati eccentrici o predicatori morali.
In questo contesto, Brigitte Bardot ha rappresentato una figura chiave nel cambiare la percezione di questo tema. Non ha fondato la sua argomentazione su autorevolezza istituzionale o documenti di politica, ma su indignazione, perseveranza e la potenza della sua fama. Ha insistito che la sofferenza, anche senza una voce umana che la rappresenti, resta sofferenza, e che gli animali selvatici sono tra i più vulnerabili.
