Brigitte Bardot: da icona di fama a paladina della causa animalista per tutta la vita.
Nel corso della sua carriera, Bardot ha ampliato il suo raggio d’azione, includendo non solo animali domestici o da laboratorio, ma ponendo al centro della sua attivismo la fauna selvatica a partire dagli anni ’60. Le sue campagne più significative si sono concentrate contro la caccia commerciale alle foche. Si è recata nei floe ghiacciati del Canada e successivamente nelle regioni artiche, affrontando i cacciatori e attirando l’attenzione internazionale sulla morte dei cuccioli di foca monaca. Le immagini di queste campagne sono state potenti, ma il messaggio che Bardot ha veicolato era chiaro e diretto: “L’uomo è un predatore insaziabile.”
Il problema, secondo la sua visione, non era una pratica locale, ma un sistema economico che trattava gli animali selvatici come materiale grezzo da sfruttare.
