Cala la disoccupazione ad aprile all’11,1%: mai così bene dal 2012

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Finalmente una buona notizia sul fronte dei dati sulla disoccupazione. In Italia si registra un forte calo dei senza lavoro.

Ad aprile il tasso di disoccupazione tricolore è sceso all’11,1% (-0,4 punti percentuali): si tratta del livello più basso da quasi cinque anni, ossia dal settembre del 2012 quando la disoccupazione era al 10,9%.

Più occupati ma non tra i giovani

Rimane stabile al 34%, la disoccupazione giovanile. Anche in questo caso il dato è sui livelli più bassi dal febbraio del 2012. La stima degli occupati cresce dello 0,4% rispetto a marzo (+94 mila unità), dopo un semestre in cui l’occupazione è stata a tratti stabile o in lieve crescita.

L’aumento congiunturale di occupazione, che si rileva sia per le donne sia soprattutto per gli uomini, interessa le persone ultracinquantenni e in misura minore i 25-34enni, mentre si registra un calo nelle restanti classi di età.

Crescono i lavoratori dipendenti

Cresce il numero di lavoratori dipendenti, sia permanenti sia a termine. In aumento nell’ultimo mese anche gli indipendenti. Il tasso di occupazione sale al 57,9% (+0,2 punti percentuali).

Nel periodo febbraio-aprile si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,4%, pari a +82 mila), determinata dall’aumento dei dipendenti, sia permanenti sia a termine. L’aumento riguarda entrambe le componenti di genere ed è distribuito tra tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni.

Dopo il calo del mese scorso, la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni ad aprile è in crescita (+0,2%, pari a +24 mila). L’aumento interessa donne e uomini e coinvolge i 15-24enni e i 35-49enni, mentre tra gli over 50 l’inattività è in calo, stabile tra i 25-34enni. Il tasso di inattività è pari al 34,7%, in aumento di 0,1 punti percentuali su marzo.

Nel periodo febbraio-aprile alla crescita degli occupati si accompagna il calo dei disoccupati (-3,9%, pari a -118 mila) e il lieve aumento degli inattivi (+0,1%, pari a +8 mila).

 

La differente marcia del lavoro a seconda delle fasce di età è evidente anche su base annua: rispetto all’aprile del 2016 gli occupati sono saliti di 277mila – per altro grazie alla spinta dei dipendenti a termine (-255mila sui +380 mila dipendenti) – ma avverte l’Istat: “La crescita è particolarmente accentuata tra gli ultracinquantenni (+362 mila) e più contenuta tra i 15-34enni (+37 mila), mentre calano i 35-49enni (-122 mila)”.

 

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