Clima 2025: eventi cruciali, aumento delle temperature e incertezze politiche globali.

Clima 2025: eventi cruciali, aumento delle temperature e incertezze politiche globali.

Clima 2025: eventi cruciali, aumento delle temperature e incertezze politiche globali.

Il 2025: Un Anno di Cambiamenti Climatici Estremi

Il 2025 si è rivelato un anno critico per la politica climatica e il nostro pianeta, già segnato da significativi eventi legati al cambiamento climatico. Nonostante le speranze, i dati hanno dimostrato chiaramente che il riscaldamento globale continua a progredire in modo allarmante. La beffa è che gli ultimi 11 anni sono stati i più caldi mai registrati, e il 2025 si prepara a collocarsi tra il secondo e il terzo anno più caldo.

Secondo la World Meteorological Organization (WMO), il piano di intervento fissato dall’Accordo di Parigi – un incremento di 1.5 °C sopra i livelli preindustriali – sembra sempre più irraggiungibile. Le stime del Copernicus Climate Change Service indicano che i tre anni passati hanno superato questa soglia, alzando ulteriormente il livello di allerta.

Gas Serra: Un Picco Preoccupante

Le concentrazioni di gas serra nel 2025 hanno raggiunto valori record. Questi gas, prodotto principalmente dalla combustione di combustibili fossili e dalla deforestazione, intrappolano il calore del sole più rapidamente di quanto l’atmosfera riesca a disperderlo. Questa realtà è il risultato di attività umane insostenibili, e tali dati non possono più essere ignorati.

Donald Trump, nuovamente alla Casa Bianca, ha rinfocolato il dibattito sul cambiamento climatico definendolo una “truffa”. Durante il suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel settembre 2025, ha criticato le energie rinnovabili, definendole “una barzelletta”. Le sue azioni, come la revoca del blocco sull’esportazione di Gas Naturale Liquefatto (GNL), hanno avuto un impatto significativo. Secondo il U.S. Energy Information Administration, gli Stati Uniti nel 2025 hanno fornito circa il 50% del GNL consumato in Europa, un fattore che solleva interrogativi sulla reale transizione verso un’economia più verde.

Le divergenze nella riduzione delle emissioni tra Stati Uniti e Cina sono evidenti. Gli analisi di Carbon Brief indicano che sebbene la Cina resti il maggiore emettitore di CO2 globalmente, le sue emissioni sono rimaste stabili o in calo negli ultimi 18 mesi. C’è chi punta sulla possibilità che la Cina abbia raggiunto il suo picco di emissioni, grazie a un incremento delle energie rinnovabili.

I Contrasti della Politica Climatica Europea

A Bruxelles, la politica climatica del 2025 ha manifestato contraddizioni. Dopo aver promesso di ridurre le emissioni di gas serra del 90% entro il 2040, l’Unione Europea ha fatto marcia indietro sulle normative relative alla vendita di auto con motore a combustione interna. Questa mossa ha generato critiche, con Amnesty International che ha descritto la legislazione come un “falò di norme”.

Il vertice COP30 in Brasile ha sollevato momenti di tensione, ma ha anche visto una maggiore presenza di attivisti climatici rispetto agli anni precedenti. L’assenza di progressi significativi negli obiettivi dell’Accordo di Parigi ha portato alla nascita di nuove coalizioni tra Paesi favorevoli all’azione climatica, dimostrando che il cambiamento è possibile, sebbene lento.

Un’analisi del Climate Action Tracker ha descritto COP30 come “deludente”, con progressi magri nelle proiezioni di riscaldamento globale e ha calcolato che il mondo è attualmente su una rotta che porterà a un incremento di +2,6 gradi Celsius entro il 2100.

Le Conseguenze del Riscaldamento Globale

Le aree più remote del pianeta hanno mostrato un’accelerazione dei cambiamenti climatici. Ad esempio, un report dell’ETH di Zurigo avverte che siamo entrati nella fase del “picco di estinzione dei ghiacciai”, con conseguenze devastanti per ecosistemi e comunità locali. In particolare, il Venezuela ha perso i suoi ultimi ghiacciai, e l’Europa centrale potrebbe contenere solo il 3% dei ghiacciai attuali entro il 2100.

Le alluvioni devastanti e i disastri naturali amplificati dal cambiamento climatico hanno colpito diverse nazioni, da Cuba al Giappone. Gli scienziati segnalano un aumento delle temperature globali, con il 2025 che si posiziona tra gli anni più caldi mai registrati. Le emissioni dagli incendi in Europa hanno raggiunto quasi 13 gigatonnellate di CO2, mentre l’inquinamento atmosferico ha superato i limiti indicati dall’OMS in molte zone.

In un’ottica futura, il Met Office britannico prevede che il 2026 potrebbe essere uno dei quattro anni più caldi mai documentati. Queste proiezioni supportano la necessità di una transizione urgente e profonda verso modelli di sviluppo sostenibili.

Nel contesto di una crescente consapevolezza ambientale, cresce l’attesa per la prima conferenza internazionale sulla “giusta transizione lontano dai combustibili fossili”, prevista per aprile 2026 in Colombia. Questo evento sarà cruciale per definire le strategie politiche a favore del clima e delineare un futuro sostenibile.

In questi dodici mesi, il cambiamento climatico è diventato una realtà innegabile, e ci invita a riflettere su quali misure possiamo adottare per affrontare questa crisi globale. La strada da percorrere è lunga, ma ogni passo in avanti è fondamentale per garantire un futuro migliore a noi e alle generazioni future.

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