Concorso dirigenti scolastici 2023: assunzioni in corso, polemiche e futuro incerto.

Concorso dirigenti scolastici 2023: assunzioni in corso, polemiche e futuro incerto.

Concorso Dirigenti Scolastici 2023: Ombre e Ricorsi sul Futuro della Scuola Italiana Il rientro...

Concorso Dirigenti Scolastici 2023: Ombre e Ricorsi sul Futuro della Scuola Italiana

Il rientro dalle vacanze estive si preannuncia tutt’altro che sereno per il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Oltre alle annose problematiche legate all’inizio dell’anno scolastico – carenza di docenti, cattedre vacanti e difficoltà nel reperire supplenti specializzati – si aggiungono ora nuove ombre sul concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2023. Un concorso che, a quanto pare, rischia di trascinarsi in una spirale di ricorsi e contestazioni legali, gettando incertezza sul futuro della dirigenza scolastica italiana.

Le accuse di irregolarità, sollevate dal Movimento Ordinaristi 2023 e riportate ampiamente dal quotidiano “Il Fatto Quotidiano” in un dettagliato dossier di oltre 5.000 pagine, gettano una luce inquietante sulla regolarità delle prove scritte. Le denunce, indirizzate sia al Ministro Valditara sia alla Procura della Repubblica di Roma, parlano di anomalie diffuse e sistematiche, tali da compromettere la validità dell’intera procedura concorsuale.

Anomalie Diffuse: I Casi Sotto la Lente

Le irregolarità segnalate toccano diverse regioni italiane e riguardano aspetti cruciali dello svolgimento del concorso. “Il Fatto Quotidiano” riporta, ad esempio, il caso emblematico della Lombardia, dove candidati ammessi con riserva o addirittura assenti alla prova scritta sarebbero stati inspiegabilmente ammessi alla fase orale. Una situazione paradossale che solleva interrogativi sulla trasparenza e l’equità del processo di selezione.

In Puglia, invece, si contestano presunte incompatibilità di alcuni commissari d’esame, accusati di aver partecipato, in qualità di esperti, a corsi di formazione preparatori al concorso stesso. Una circostanza che potrebbe aver minato l’imparzialità della commissione giudicatrice, favorendo indebitamente alcuni candidati a discapito di altri.


Nelle Marche, le accuse si fanno ancora più pesanti, con un commissario accusato di aver collaborato alla stesura di un testo con un concorrente. In Sardegna, e in altre sedi concorsuali, si ipotizzano correzioni delle prove scritte successive alla valutazione e alla sigillatura delle buste, una pratica che, se confermata, invaliderebbe completamente l’esito delle prove.

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