Concorso dirigenti scolastici: vincitori a rischio delusione, ecco perché non tutto è garantito.

Cresce l'apprensione tra i vincitori del concorso per dirigenti scolastici in seguito a una proposta...

“La cancellazione di tali periodi rappresenterebbe una chiara violazione dei diritti e delle legittime aspettative dei vincitori,” affermano i rappresentanti del settore. Senza la caduta di questi meccanismi, il contingente assunzionale subirebbe una riduzione definitiva, riducendo il numero di posti a disposizione dei vincitori di un concorso che hanno affrontato regolarmente.

Il legislatore è dunque chiamato a garantire che vengano rispettate le norme sul reintegro, proteggendo la validità delle procedure concorsuali ordinarie.

Appello al Legislatore: Garanzia dei Diritti

La richiesta è chiara: è fondamentale mantenere in vigore il comma 11-septies, ultimo periodo, e il comma 11-septies 1, secondo periodo. I vincitori del concorso, che hanno superato una selezione pubblica basata su un contingente definito e garantito dalla legge, meritano di avere i propri diritti tutelati.

Si chiede quindi che venga rispettato quanto già stabilito dalle normative vigenti (DL 198/22 e DDG 2788/23). È obbligatorio garantire che i posti sottratti dalle assunzioni riservate vengano effettivamente reintegrati nel contingente del concorso ordinario per gli anni successivi. Solo in questo modo sarà possibile mantenere integrità e riconoscimento nei confronti delle pratiche concorsuali ordinarie e onorare gli impegni assunti con i vincitori.

Il diritto al lavoro è un diritto acquisito che non può essere annullato da un emendamento. Le conseguenze di queste modifiche colpiranno non soltanto i vincitori in questione, ma anche l’intero sistema scolastico, comprometendo le fondamenta della giustizia e dell’uguaglianza nell’accesso ai posti dirigenziali.

Vittoria Bevilacqua e Teresa Bressan, a nome di un gruppo di Vincitori del Concorso Ordinario a Dirigenti Scolastici, fanno appello affinché si rispettino i diritti di tutti i partecipanti. È tempo di garantire un futuro stabile e giusto per il settore educativo, senza compromessi.

Fonti ufficiali: DL 198/22, DDG n. 2788/23.

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