Il consiglio di Stato ammette le benedizioni religiose nelle scuole

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Il consiglio di Stato approva le benedizioni religiose a scuola. Ribaltata la decisione del Tar  Emilia Romagna che aveva annullato la delibera con la quale uno scuola le aveva autorizzate.

Nel 2015, tre parroci dell’istituto comprensivo di Bologna avevano chiesto di poter benedire le aule dell’edificio. Il preside della scuola, aveva autorizzato la richiesta in occasione dell Pasqua. Il caso fece scoppiare diverse polemiche tra laici e cattolici. Il Tar della regione costituito da maestri e genitori aveva presentato una polemica. L’evento fece il giro del mondo, giungendo fino a New York.

Il tribunale amministrativo un anno fa aveva accolto accolto le motivazioni dei ricorrenti. La scuola non poteva essere coinvolta in un rito strettamente personale. Ora però Sergio Santoro, presidente  della sesta sezione del Consiglio di Stato ribalta la situazione. Il rito religioso non incide sulla vita scolastica degli studenti, si possono programmare anche in assenza di una delibera. Benedire la scuola non incide sul pensiero religioso dei giovani, chi non condivide può non partecipare all’evento.

La diocesi

Il portavoce della diocesi di Bologna, Adriano Guarnieri trova che la scelta del consiglio sia saggia ed equilibrata. Una decisione che rispetta la laicità della scuola.

Il Tar

I ricorrenti non intendono fermarsi, si rivolgeranno presto alla Corte europea. L’avvocato Milli Virgilio. “Dunque qualunque rito religioso può essere celebrato a scuola?”. Una delle maestre che ha firmato il ricorso vuole una scuola più laica come lo Stato. Insegnanti e genitori che non hanno condiviso la scelta dei giudici si aspettano che in nessuna scuola italiana vengano celebrate funzioni religiose e benedizioni durante l’anno scolastico.

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