Contratto scuola: aumenti oltre 400 euro in arrivo, Valditara e Zangrillo ottimisti sul futuro.
Nuove Prospettive per il Settore Educativo: Contratti e Sviluppi Futuri
L’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) ha recentemente siglato l’ipotesi di contratto nazionale per il comparto scuola, università e ricerca. Nonostante questo importante traguardo, si sta già ponendo l’attenzione sul prossimo ciclo contrattuale, previsto per il triennio 2025/27. Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha annunciato che le trattative per le Funzioni centrali sono già pronte per essere avviate, con possibilità di apertura del tavolo contrattuale già a dicembre.
Urgenza per il Settore Scolastico
Le trattative per il comparto scolastico, invece, si prospettano più complesse. Ivana Barbacci, segretaria della Cisl Scuola, ha sottolineato la necessità di un intervento rapido da parte del Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, affinché venga emanato il necessario atto di indirizzo. Il ministro, dal canto suo, ha rimarcato un’attenzione mai vista prima nei riguardi del personale scolastico, citando un aumento potenziale di 416 euro nel prossimo periodo, che include però anche le considerazioni per il triennio 2025/27.
La Cisl Scuola rimane cautamente ottimista. Durante la chiusura del contratto 2022/24, era stata già siglata una dichiarazione congiunta per accelerare l’apertura del negoziato. In queste ore, il ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, ha espresso la sua intenzione di rinnovare tutti i contratti pubblici entro il 2026, un obiettivo ambizioso che rappresenta una sfida per il Governo.
Aspettative Economiche e Struttura Contrattuale
Se le trattative si concentrassero solo sugli aspetti economici, è lecito attendersi una conclusione relativamente celere, poiché i fondi necessari sono già stanziati. Tuttavia, se il Governo decidesse di affrontare tematiche più strutturali, come la progressione di carriera o meccanismi premianti per determinate categorie, potrebbero sorgere problematiche più complesse. Questioni come il codice disciplinare del personale docente potrebbero ulteriormente complicare il dialogo tra Amministrazione e sindacati.
Va considerato che affrontare queste sfide significative proprio nell’ultimo anno del mandato di un Governo potrebbe risultare problematico. È noto che azioni impopolari tendono ad essere intraprese all’inizio di una legislatura, piuttosto che in prossimità delle elezioni. Le attuali trattative contrattuali potrebbero quindi concentrarsi su miglioramenti economici, con la possibilità che si conclungano entro la prima metà del 2027.
