CPF, colosso agroalimentare thailandese, fa causa ad attivista per legami con focolaio di pesci invasivi.
Witoon ha dichiarato di non essersi mai scusato per le affermazioni fatte, sottolineando che il suo operato è sempre stato nel pubblico interesse. La prossima udienza del processo di diffamazione è fissata per il 1° dicembre. Lo stesso giorno del primo incontro al tribunale, diversi rappresentanti delle comunità di pescatori, insieme a giovani attivisti ambientalisti, hanno organizzato una manifestazione di supporto per Witoon, chiedendo azioni più incisive per contrastare l’epidemia di tilapia nero.
Il successo dell’invasione del tilapia nero è legato alla sua rapida riproduzione e alla sua adattabilità a vari habitat. Originario dell’Africa occidentale, questo pesce ha già causato notevoli danni economici ai settori della pesca e dell’acquacoltura in molte province thailandesi. Il principale problema è rappresentato dalla sua capacità di sovrastare le specie autoctone e di interferire con l’ecosistema locale, portando così molti agricoltori a rinunciare alla loro attività tradizionale.
