CPF, colosso agroalimentare thailandese, fa causa ad attivista per legami con focolaio di pesci invasivi.

CPF, colosso agroalimentare thailandese, fa causa ad attivista per legami con focolaio di pesci invasivi.

CPF, colosso agroalimentare thailandese, fa causa ad attivista per legami con focolaio di pesci invasivi.

Denuncia contro attivista thailandese per la questione del tilapia nero

Witoon Lianchamroon, segretario generale della BIOTHAI Foundation, un’organizzazione non governativa che si occupa di monitoraggio agricolo e sovranità alimentare in Thailandia, sta affrontando una causa legale da parte del colosso dell’agribusiness Charoen Pokphand Foods (CPF). L’accusa si basa su presunti diffamazioni relative alla diffusione di una specie di pesce invasiva nei corsi d’acqua thailandesi, il tilapia nero (Sarotherodon melanotheron). Secondo molti osservatori, la causa è un esempio di SLAPP (strategic lawsuit against public participation), ossia una manovra per deviare l’attenzione dalla questione dell’epidemia e dall’individuazione delle parti responsabili.

Il tilapia nero ha già invaso almeno 19 province, minacciando specie acquatiche autoctone e commercialmente praticabili, danneggiando gli ecosistemi e compromettere i mezzi di sussistenza degli agricoltori. La causa è particolarmente significativa poiché la Thailandia sta aspettando l’udienza pubblica di nuove normative anti-SLAPP destinate a proteggere i diritti dei cittadini e limitare le cause legali intimidatorie.


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