Crescita di Pil e occupazione in Sardegna, secondo Bankitalia: segnali positivi per l’economia locale.
Crescita Economica in Sardegna: Un’Analisi del 2025
CAGLIARI (ITALPRESS) – Nella prima metà del 2025, l’economia della Sardegna ha mostrato un ritmo di crescita moderata, con un incremento del prodotto interno lordo (PIL) del 0,7% rispetto ai primi sei mesi del 2024. Questo dato è stato riportato dall’aggiornamento congiunturale della Banca d’Italia, specificando che la crescita isolana è leggermente superiore a quella nazionale, ma inferiore ai valori registrati nel Mezzogiorno. L’Italia continua a osservare differenze significative tra le varie regioni, con la Sardegna che si distingue per la sua stabilità economica, sebbene con andamenti variegati a livello settoriale.
Un settore chiave per l’economia locale è quello alimentare, che costituisce circa un quarto del valore aggiunto della manifattura regionale. Questo comparto ha beneficiato di una domanda crescente dal mercato estero, anche se la dinamica delle esportazioni ha mostrato segnali di affievolimento rispetto al 2024. La produzione di materiali per l’edilizia, in particolare calce e cemento, ha registrato un aumento, contribuendo a sostenere l’industria locale.
Settore Industriale e Costruzioni: Trend Attuali
Nel settore metallurgico, l’incertezza sulla permanenza di alcune produzioni cruciali continua a pesare sulle prospettive di crescita. La situazione delle esportazioni di prodotti petroliferi raffinati, un’importante fonte di ricavo per la regione, ha mostrato una diminuzione, riflettendo le difficoltà del mercato. D’altro canto, il comparto delle costruzioni ha registrato un lieve rallentamento della produzione privata, ma è stato confortato da un incremento delle opere pubbliche, sostenute dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
A luglio 2025, sono state bandite oltre 1.000 gare per opere pubbliche finanziate dal PNRR, per un valore totale di 1,7 miliardi di euro. Questa somma corrisponde al 76% dell’ammontare complessivo delle gare per interventi nella regione. Il restante 24% si riferisce a forniture di beni e servizi collegati al progetto. Inoltre, il tasso di aggiudicazione delle gare pubbliche è attestato all’82%, con risultati simili riscontrati nel Mezzogiorno e in tutta Italia. In particolare, i Comuni e altri enti locali hanno mostrato un tasso di aggiudicazione più elevato, pari all’87%.
