Divieto dei cellulari in classe: Ciabatti critica il ruolo della scuola nella formazione.
Nonostante l’urgenza di tali provvedimenti, Ciabatti avverte sull’importanza di procedere con cautela. Le scuole stanno adottando approcci più flessibili, come chiedere agli studenti di tenere il cellulare spento nella cartella senza sequestrarlo. Questo potrebbe rappresentare una soluzione più armoniosa, rispettando il bisogno di contatto e comunicazione che i giovani sentono, pur mantenendo un certo controllo sull’uso degli smartphone in ambiente scolastico.
Ci saranno, senza dubbio, tentativi di aggirare le regole e una certa resistenza da parte degli studenti. Il messaggio di Ciabatti è chiaro: “Ci vorrà tempo e pazienza per vedere i risultati”. L’approccio graduale potrebbe essere la chiave per favorire un cambiamento autentico invece di instaurare una regola rigida e poco flessibile.
Le scuole e i genitori sono chiamati a collaborare per affrontare questa sfida. È fondamentale educare i ragazzi a un uso consapevole e critico dei dispositivi digitali, affinché possano ritrovare un equilibrio tra la vita online e quella offline. Solo così si potrà sperare di diminuire il vuoto esistenziale e promuovere un sano sviluppo emotivo e sociale tra i giovani.
Per maggiori informazioni, puoi consultare la circolare ministeriale sul sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
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