Divieto di cellulari a scuola: armadietti a pagamento e regole anche per i docenti.
Non tutte le scuole stanno adottando misure simili. All’ISS Ferraris-Pancaldo di Savona, è stato introdotto un sistema di armadietti a pagamento per gli studenti che desiderano depositare i loro smartphone in sicurezza. Gli studenti già iscritti a classi “smartphone free” continueranno a utilizzare armadietti gratuiti, mentre gli altri dovranno contribuire con una quota annuale.
In alcune scuole, sarà anche possibile un uso temporaneo dei cellulari durante le ricreazioni, sempre se utilizzato in modo responsabile. L’IIS Altiero Spinelli di Sesto San Giovanni, ad esempio, prevede che le informazioni relative ai dispositivi elettronici degli studenti siano custodite in mobiletti chiusi durante l’orario di lezione e che, se l’uso è ritenuto responsabile, si possa valutare una riconsegna temporanea durante le pause.
Le scuole stanno preparando piani e sanzioni per chi non rispetta il divieto. All’IISS Majorana di Brindisi, per esempio, il cellulare deve essere spento all’ingresso e i trasgressori saranno disciplinati con richiami e possibili note disciplinari. Misure più severi prevedono un allontanamento temporaneo fino a quindici giorni in caso di ripetute infrazioni.
La situazione è ancora in evoluzione e gli istituti stanno cercando di adattarsi a questa nuova realtà, mentre i genitori restano in attesa di comprendere come il divieto influenzerà la vita quotidiana dei loro figli a scuola. Le aspettative e le preoccupazioni rimangono elevate, ed è fondamentale che vengano fornite chiare linee guida per garantire un ambiente di apprendimento sano e produttivo.
Fonti ufficiali: Ministero dell’Istruzione e del Merito.
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