Docenti esclusi dai corsi Indire: proteste per la mancanza di opportunità formative.
Una Disparità Ingiusta e Discriminante
Il requisito dei 120 giorni, fissato come limite temporale per l’accesso ai corsi Indire, costituisce una barriera per molti docenti con competenze specifiche e titoli riconosciuti a livello europeo. Questi professionisti, spesso genitori con famiglie da mantenere, possiedono qualifiche equivalenti e una significativa esperienza nel settore. La questione centrale è che, mantenendo questa soglia temporale, si escludono candidati con titoli sostanzialmente analoghi a quelli dei corsisti ammessi, differendo solo per pochi giorni nel conseguimento del titolo europeo. Tale disparità non è solo una questione amministrativa, ma un’ingiustizia sociale che contrasta con i valori di uguaglianza sanciti dalla Costituzione italiana.
Escludere insegnanti meritevoli sulla base di un limite temporale così rigido significa negare loro un diritto fondamentale: quello di avere pari opportunità nel percorso formativo e lavorativo. Inoltre, considerando i tempi lunghi e le complicazioni nel riconoscimento dei titoli europei, molti di questi docenti potrebbero essere esclusi dal sistema di reclutamento degli insegnanti nei prossimi anni, nonostante il loro livello di formazione e i sacrifici siano equivalenti a quelli dei colleghi già ammessi a tali corsi. Questa situazione costringe gli insegnanti a intraprendere procedure lunghe e spesso infruttuose per tutelare i propri diritti, alimentando un’ingiusta e frustrante battaglia legale che potrebbe estendersi indefinitamente.
