Economia circolare in Europa: Paesi leader e ostacoli al riciclo mettendo a confronto.
Il Futuro dell’Economia Circolare in Europa
“Riduci, riusa e ricicla” è un mantra che esprime l’essenza della gestione sostenibile dei rifiuti. Il riciclo, in particolare, gioca un ruolo cruciale nell’economia circolare: un modello che mira a prolungare la vita di prodotti e materiali, minimizzando gli sprechi e ottimizzando le risorse. La Commissione Europea ha dichiarato che una transizione verso un’economia circolare è fondamentale per un futuro sostenibile.
I Dati Recenti sull’Economia Circolare
Secondo Eurostat, nel 2024 l’Europa ha raggiunto un tasso di circolarità del 12,2%. Ciò significa che solo il 12,2% dei materiali utilizzati proviene da fonti riciclate. Comparando questo dato con il Circularity Gap Report 2023, il tasso di circolarità globale si attesta intorno al 6,9%, evidenziando che l’Europa è in una posizione di vantaggio.
Questi dati, sebbene incoraggianti, evidenziano anche una certa lentezza nel raggiungimento degli obiettivi fissati. Il Piano d’azione per l’economia circolare dell’Unione Europea prevede di raddoppiare il tasso di circolarità al 24% entro il 2030. Come sottolineato da Frans Timmermans, Vicepresidente Esecutivo della Commissione Europea: “Dobbiamo accelerare la nostra transizione verso un’economia circolare per combattere il cambiamento climatico e preservare il nostro ambiente”.
Nel periodo dal 2023 al 2024, il tasso europeo di circolarità ha registrato un incremento di 0,1 punti percentuali, raggiungendo il valore più alto registrato fino ad oggi. Alcuni materiali, come i minerali metalliferi e le materie energetiche fossili, mostrano tassi di circolarità superiori rispetto ad altri.
I Paesi Leader nel Riciclo
Il risultato migliore nel 2024 è stato ottenuto dai Paesi Bassi, dove quasi un terzo (32,7%) dei materiali era riciclato. Rispetto al 2015, il tasso di circolarità è cresciuto di 5,3 punti percentuali, mantenendo il Paese al vertice della classifica nell’Unione Europea. Il Belgio e l’Italia si sono distinti con tassi rispettivamente del 22,7% e del 21,3%. Nonostante la reputazione della Germania per la sostenibilità, il suo tasso si attesta al 15%.
Alcuni Paesi stanno mostrando segni di miglioramento significativo. Malta, per esempio, ha registrato un incremento straordinario di 14 punti percentuali dal 2015. Altri come la Repubblica Ceca e la Slovacchia hanno fatto registrare aumenti rispettivi di 7,9 e 7,2 punti. Questi progressi sono essenziali per raggiungere gli obiettivi futuri in materia di economia circolare.
I Paesi con Tassi di Riciclo Ridotti
Non tutti i Paesi dell’Unione Europea stanno tenendo il passo con la transizione verso l’economia circolare. La Romania ha il tasso di riciclo più basso, registrando solo l’1,3%. Anche Irlanda, Portogallo e Finlandia si trovano tra i Paesi con tassi di riciclo contenuti. In particolare, la Finlandia ha visto una diminuzione di 3,2 punti percentuali negli ultimi nove anni, mentre in Polonia il calo è stato di 4,2 punti.
Secondo il rapporto di Eurostat, le disparità nei tassi di circolarità tra i vari Paesi dell’UE sono attribuibili all’equilibrio tra le risorse estratte e quelle reimmesse nell’economia. “La transizione verso un’economia circolare non è solo una questione ambientale. È un’opportunità economica”, afferma il professor Walter Stahel, pioniere del concetto di economia circolare.
In sintesi, sebbene l’Europa possa vantare tassi di riciclo superiori rispetto alla media globale, resta molto lavoro da fare. È imperativo che i Paesi membri collaborino e tracciano piani d’azione più incisivi per incrementare i tassi di riciclo e trasformare la loro economia in modo sostenibile.
Per ulteriori informazioni, è possibile consultare fonti ufficiali come l’Unione Europea e il sito di Eurostat.
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