Educazione sessuale e consenso: la posizione di Lega e Ministro, il commento di Cisl Scuola.

Educazione sessuale e consenso: la posizione di Lega e Ministro, il commento di Cisl Scuola.

Educazione sessuale e consenso: la posizione di Lega e Ministro, il commento di Cisl Scuola.

Il Ritorno del Dibattito sull’Educazione Sessuale nelle Scuole

L’argomento dell’educazione sessuale a scuola torna prepotentemente al centro del dibattito politico italiano. Questo avviene dopo che un emendamento al disegno di legge Valditara sul consenso informato è stato presentato dalla Lega. La proposta, firmata dall’onorevole Giorgia Latini, mira ad estendere nei percorsi educativi anche alla scuola secondaria di primo grado i programmi di educazione sessuale, già previsti per le superiori, sempre nel rispetto del consenso delle famiglie riguardo contenuti e relatori.

Recentemente, il sindacato Cisl Scuola ha commentato questo imprevisto cambiamento di rotta della Lega, che in Commissione Scienza, Cultura e Istruzione aveva mostrato un atteggiamento decisamente critico nei confronti dell’educazione sessuale. Secondo Cisl Scuola, la nuova posizione potrebbe derivare dalla preoccupazione del partito di essere percepito come retrogrado su un tema cruciale per la formazione e il benessere dei giovani.

Le Paure della Lega e il Ruolo delle Famiglie

Il capogruppo leghista in Commissione Istruzione, on. Rossano Sasso, ha dichiarato che la Lega non si oppone all’insegnamento dell’educazione sessuale in sé, ma esprime timori riguardo a possibili derive ideologiche, in relazione al coinvolgimento di figure ritenute inadeguate come “attivisti ideologizzati trans e LGBT, drag queen o porno attori”, che secondo Sasso non possiederebbero la necessaria competenza pedagogenica.

Contemporaneamente, un altro provvedimento recente del Ministero dell’Istruzione e del Merito, la circolare n. 5836 del 7 novembre, stabilisce linee guida per le manifestazioni scolastiche. Questa circolare raccomanda di selezionare ospiti con comprovata competenza e autorevolezza, promuovendo un confronto pluralista affinché gli studenti possano formarsi un’opinione autonoma e non condizionata.

La relazione tra queste due questioni è significativa. Cisl Scuola sottolinea che entrambe sembrano rispondere a un’attitudine comune nei confronti dell’educazione, percepita da alcuni come un’occasione per indottrinare gli alunni. L’associazione tra insegnanti e il “sessantottismo” è un riflesso di paure più profonde riguardanti il controllo culturale in ambito scolastico.


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