Educazione sessuale: la chiave per ridurre le malattie veneree tra i giovani.
I dati recenti mostrano che gli under 25 stanno affrontando un aumento significativo delle infezioni sessualmente trasmissibili. Ad esempio, il numero di casi di gonorrea è cresciuto del 31% rispetto al 2022 e del 300% rispetto al 2014. Per quanto riguarda la sifilide, i casi sono aumentati del 13% rispetto al 2022 e del 100% rispetto al 2014. Questi numeri parlano chiaro e mettono in evidenza l’urgenza di un intervento educativo.
Come affermano esperti e professionisti del settore, “l’informazione, la consapevolezza, l’uso delle protezioni e l’accesso a controlli regolari possono invertire questa tendenza preoccupante”. L’aumento delle infezioni tra i giovani indica non solo una scarsa educazione, ma anche comportamenti sessuali a rischio che necessitano di un’azione immediata da parte di educatori, pediatri e associazioni di genitori.
È quindi cruciale implementare un programma di educazione sessuale e affettiva nelle scuole, fornendo informazioni chiare, neutre e adeguate all’età sui temi della sessualità, delle protezioni e del rispetto reciproco. Il ritardo o l’evitamento del problema dell’educazione affettiva nelle scuole potrebbe rivelarsi dannoso per la salute degli studenti e lasciare aperte le porte a problematiche di carattere ideologico.
In questo contesto, la questione dell’educazione sessuale deve essere affrontata con urgenza e serietà, senza permettere che ideologie o pregiudizi ostacolino la crescita consapevole delle nuove generazioni.
Fonti: Istituto Superiore di Sanità, HBSC-ISS.
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