Epcc di Cattelan diventa quotidiano: “Il mio late show all’italiana”

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Torna l’appuntamento con uno dei talk più apprezzati del palinsesto televisivo italiano: “E poi c’è Cattelan”, “Epcc”, per i più social.  Arrivato alla sua quarta edizione, lo show dell’istrionico Alessandro Cattelan, inossidabile conduttore di X factor, si trasforma e diventa un appuntamento quotidiano, un po’ come avvenuto con Gazebo su Rai Tre.

Il giorno è arrivato. Mi siete mancati tantissimo. Da questa sera riparte #EPCC ! Ditelo a tutti.

Un post condiviso da Alessandro Cattelan (@alecattelan) in data: 16 Feb 2017 alle ore 00:28 PST

Protagonista della prima puntata la pop star britannica Robbie Williams, reduce dall’esibizione trionfale a Sanremo.  A seguire nelle settimane successive tanti ospiti tra cui Paola Cortellesi, Bebe Vio, Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Cesare Cremonini, Manuel Agnelli, Benji e Fede, Tiziano Ferro, Jasmine Trinca, Fabio Rovazzi, Rossella Fiamingo, Tommaso Paradiso, Anna Tatangelo, Jack Savoretti, Papu Gomez, Elio Germano,  Fabio De Luigi, Chiara Galiazzo e Brunori Sas.

 

Robbie Williams e Alessandro Cattelan, anteprima della prima puntata di Epcc
Robbie Williams e Alessandro Cattelan, anteprima della prima puntata di Epcc

“Ho chiamato di nuovo il mio totem, Cesare Cremonini, e con lui ci sarà Bebe Vio: normalmente viene vista quasi come una santa, ma forse abbiamo scoperto che è la cattiva dei cattivi!”, ha anticipato Cattelan alla presentazione.

Ma poi ci saranno anche nuove rubriche, come “Speedy Got Talent”, il quiz di cultura pop “Pezzi di nerd” e il “Parking Karaoke”: “In Italia tutti hanno preso l’idea del ‘Carpool Karaoke’ di James Corden: però, guidare e cantare insieme è facile, voglio vedere gli ospiti cantare mentre parcheggiano!”. E anche l’attualità sarà centrale: “Registreremo nel tardo pomeriggio prima della messa in onda: nel mio monologo iniziale ci sarà il costume, le storie in prima pagina sui giornali o in trending topic sui social network” dice Cattelan. A scandire i tempi musicali saranno anche quest’anno gli Street Clerks.

Il conduttore non nasconde l’intenzione di invitare anche volti televisivi esterni a Sky come Carlo Conti, Antonella Clerici e Gerry Scotti: “Se Fazio chiama i giudici di Masterchef perché vuole avere il meglio, così vogliamo fare anche noi: per certi programmi bisogna uscire dall’aziendalismo”.

E pensare che lo showman 36enne avrebbe voluto fare il calciatore, dell’Inter possibilmente, da sempre la sua squadra del cuore.

 

Ma a chi si ispira Alessandro? L’unico conduttore capace di ‘vomitare’ 2 milioni di parole in un minuto: “Ce ne sono alcuni verso cui mi sento più vicino. David Letterman no perché è forse il più bravo di tutti, ma ha un tipo di carattere lontano dal mio.  Io sono forse più simile a quelli più compagnoni come James Corden o Jimmy Fallon”. Degli italiani, invece, “ce ne sono alcuni che hanno influenzato ciò che sono adesso. Io sono il risultato di tutto quello che ho visto in televisione da piccolo. Ho ‘assorbito’ alcune cose. Guardavo Drive In, Mai dire Gol,  Paolo Bonolis, le prima cose di Fabio Volo in tv”.

Ogni anno si fa il suo nome per la co-conduzione del Festival di Sanremo: “Non è il mio sogno nel cassetto ma quello di mia nonna. Spero accadrà un giorno ma lo farei solo per lei. Di sicuro, non lo faccio dopo gli ascolti di Carlo Conti! La dinamica degli ascolti mi appartiene poco, per questo non so se attualmente andarci possa essere la decisione giusta per me. Mi sento pronto per farlo, ma nessuno me lo ha ancora chiesto: tecnicamente non penso possa essere più difficile rispetto a condurre X Factor”.

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