Equità educativa: bilanciare opinioni senza sacrificare la libertà di espressione a scuola.

Equità educativa: bilanciare opinioni senza sacrificare la libertà di espressione a scuola.

Equità educativa: bilanciare opinioni senza sacrificare la libertà di espressione a scuola.

La Nota Ministeriale e il Ruolo degli Ospiti nelle Scuole

Il 7 novembre scorso, il capo Dipartimento, la dottoressa Carmela Palumbo, ha firmato una nota ministeriale riguardante le “manifestazioni e gli eventi pubblici all’interno delle istituzioni scolastiche”. Questa comunicazione sottolinea l’importanza di invitare esperti di specifica competenza e autorevolezza a partecipare a tali eventi. L’obiettivo è promuovere iniziative allineate con i progetti formativi delle scuole, incoraggiando un confronto di idee che possa aiutare gli studenti a formare opinioni autonome, al di là delle influenze esterne.

La nota afferma che gli studenti devono essere educati a comprendere la complessità della realtà, evitando la logica della contrapposizione, spesso presente nei social media. È fondamentale che a parlare agli studenti siano sempre persone equilibrate e istruite, affinché possano confrontarsi con diverse posizioni all’interno delle aule scolastiche.

Le testate giornalistiche, alla luce di questa circolare, hanno interpretato le parole del ministero come una possibile imposizione di par condicio nelle scuole. Tuttavia, emergono considerazioni più profonde: la par condicio, da sola, potrebbe non essere sufficiente a garantire un dibattito democratico, poiché implica una logica binaria in cui ogni posizione deve avere il suo contrappeso.


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