Esami di maturità 2026: commissari delle prove scritte anche nel colloquio finale.

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Il Ministero dell’Istruzione, attraverso un decreto, determinerà annualmente, entro gennaio, le discipline per la seconda prova. Questo decreto stabilirà anche se ci sarà una terza prova scritta per specifici indirizzi di studio, le quattro materie per il colloquio e le modalità di svolgimento di quest’ultimo. Gli istituti professionali seguiranno le norme già in vigore. L’obiettivo del colloquio è quello di valutare non solo l’apprendimento accademico, ma anche la capacità di integrare le conoscenze e argomentare in modo critico. Si prenderà in considerazione anche l’impegno dimostrato dagli studenti in ambito scolastico e in altre attività correlate.

La riforma prevede una commissione per ogni due classi con cinque membri: un presidente esterno, due membri esterni e due interni. Questo cambiamento sarà accompagnato da una formazione specifica per i commissari, per garantire maggiore efficacia e competenza nel processo di valutazione. La responsabilità e la maturità degli studenti saranno valutate in base al loro impegno, che si manifesti sia nel percorso di studi che nel coinvolgimento in azioni particolarmente meritevoli, favorendo così uno sviluppo integrale della persona.


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