Filippine, si risveglia il vulcano: quarantamila persone evacuate

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Filippine. Nuova eruzione del vulcano Mayon, uno dei più attivi e temibili delle Filippine. Dal cratere, a 2460 metri di quota, fuoriescono lava e rocce incandescenti. Quarantamila le persone già evacuate. Secondo gli esperti, potrebbe essere solo l’inizio di un’eruzione ben più pericolosa.

Eruzione nelle Filippine, la dinamica

Intorno a mezzogiorno (ora locale) una nube a forma di fungo si è sollevata. Il fenomeno ha riversato cenere e sabbia su Legazpi, città di circa 200mila persone, e sulle aree vicine. Pennacchi di cenere alti fino a 700 metri escono dal cratere. Si contano 40mila persone già evacuate e molte altre ancora in fuga. Le immagini trasmesse dalle tv locali mostrano una colonna di cenere che si innalza per diversi chilometri al di sopra del vulcano, situato a circa 330 chilometri a sudest della capitale, Manila.

Eruzione nelle Filippine, le conseguenze

Le autorità locali avvertono che potrebbe verificarsi una violenta eruzione ‘esplosiva’ entro poche ore, qualche giorno al massimo. Il fiume di lava ha già raggiunto i villaggi della provincia di Albay, colpiti anche da una pioggia di rocce e detriti. Gli abitanti sono fuggiti e hanno trovato rifugio negli alloggi predisposti. E’ considerata di pericolo l’area fino a 8 km dal cratere. Al momento non si segnalano né morti né feriti. Molti voli sono stati cancellati, e l’intera area è stata interedetta al traffico aereo. Il livello di allerta vulcano è stato innalzato a 4 su un massimo di cinque.

Eruzione nelle Filippine, i precedenti

Il Mayon, alto 2.460 metri, è considerato il più pericoloso dei 22 vulcani attivi delle Filippine. Nel Maggio 2013 un’altra eruzione della montagna aveva provocato la morte di cinque escursionisti spagnoli e tedeschi, oltre ad una ventina di feriti. Il livello di allerta era stato abbassato a zero e non ci sarebbe dovuto essere pericolo per la popolazione. L’esplosione vulcanica più potente degli ultimi anni risale al 1991, quando eruttò il Pinatubo, circa 100 chilometri a nordovest di Manila, uccidendo oltre 800 persone.

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