Fism: Rifiuto dell’educazione sessuale nelle scuole d’infanzia e identità di genere alternativa
Iemmi ha rimarcato l’importanza del consenso informato, specialmente su temi delicati come quelli riguardanti la sessualità. Il rischio di “colonizzazioni ideologiche”, menzionato anche da Papa Francesco, è stato richiamato dal presidente della FISM come una preoccupazione valida e pertinente. Egli ha quindi sottolineato l’importanza del Patto educativo di corresponsabilità, che richiederà il consenso informato per classi e attività specifiche, supportando così l’alleanza fra scuola e famiglia.
Particolare attenzione è stata dedicata anche alla proposta di escludere le scuole dell’infanzia dalle attività didattiche relative alla sessualità. Questa scelta è vista come un modo per tutelare i bambini da esperienze non adeguate alla loro età. Iemmi ha posto l’accento sul fatto che non vi sia la necessità di anticipare temi complessi che non sono adatti ai più piccoli, sostenendo che il riconoscimento dell’identità di genere, in questo contesto, possa risultare inadeguato.
