Fuga dalla scuola: la storia autentica di un professore di religione raccontata in un libro
Ascolto attivo e connessione con i giovani
All’interno delle aule, Zampiga ha riscoperto non solo se stesso, ma ha anche trovato un legame profondo con i suoi alunni. La sua capacità di ascolto attivo lo ha aiutato a riconoscere nella fragilità dei ragazzi le stesse incertezze che ha vissuto in gioventù. Il titolo del libro trae ispirazione da un messaggio ricevuto da uno studente, che gli ha confidato i propri malesseri. Questo richiamo ha spinto Zampiga a riflettere e a immedesimarsi nelle esperienze di chi si trova in difficoltà, contribuendo così alla costruzione di un ambiente scolastico più aperto e comprensivo.
Questo approccio non è solo teorico; è un modus operandi che il docente cerca di applicare quotidianamente. Zampiga racconta come il suo viaggio in Terra Santa sia stato un catalizzatore per il suo ritorno alla scuola, non solo come luogo di lavoro, ma come spazio di crescita personale e professionale. L’insegnamento non è più visto come una mera trasmissione di nozioni, ma come un dialogo continuo tra docente e studente, dove entrambi apprendono dalle reciproche esperienze e sfide.
