Funerale della docente Cristina Gallo: un’eroina della libertà, denuncia sui ritardi negli esami in Sicilia.
Il ricordo di una battagliera e un simbolo di speranza
Durante le esequie, il Vescovo ha ricordato Maria Cristina come una figura che ha seminato “semi di speranza, di vita e di cura”, evidenziando come la sua denuncia non fosse motivata da un desiderio di protagonismo, ma da un autentico impulso verso la giustizia. Questo gesto ha rappresentato una scossa di coscienza per molti. La sua lotta per la trasparenza nella sanità è stata un esempio di amore e giustizia, capace di affrontare l’indifferenza e la cultura della rassegnazione.
Don Giacinto Leone, che ha seguito la donna come padre spirituale, ha sottolineato quanto la malattia fosse diventata un simbolo di battaglia per molti. La sua determinazione a non rimanere in silenzio ha fatto di Maria Cristina un simbolo della lotta per un sistema sanitario più giusto e rispondente alle esigenze reali dei cittadini. “Non ha mai smesso di alzare la voce contro le ingiustizie”, ha dichiarato Don Giacinto, aggiungendo che la sua sofferenza è diventata una causa collettiva.
“L’aula della scuola non era solo un luogo di istruzione, ma un ambiente in cui educare alla libertà e alla formazione del pensiero critico”, ha continuato il sacerdote, delineando il metodo educativo di Maria Cristina che univa rigorosità e affetto. Con i suoi studenti, si è sempre impegnata a risvegliare la loro curiosità e a spingerli ad interrogarsi sulla vita e sulle sue complessità.
