Gigi Riva: il leggendario bomber sardo che ha consacrato la sua vita al Cagliari.
Chi era Gigi Riva: un’icona del Cagliari
Gigi Riva, il leggendario calciatore del Cagliari, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del calcio italiano. Dopo il suo ritiro, restò fedele alla sua squadra del cuore.
Lombardo di nascita ma profondamente sardo nel cuore, Gigi Riva è considerato un simbolo non solo del Cagliari, ma di tutto il calcio italiano. È la figura centrale che ha guidato il club verso momenti storici, come il trionfo in Serie A nel 1970. Riva, scomparso il 22 gennaio 2024 a quasi ottant’anni, continuava a vivere in Sardegna, dimostrando un legame duraturo con la sua adorata squadra.
Una vita segnata dalla resilienza
Nato sul Lago Maggiore e orfano di padre a soli 9 anni, la vita di Gigi Riva è iniziata con sfide che lo hanno formato e motivato sin dall’infanzia. La morte del padre, un operaio colpito da un macchinario, costrinse la madre a lavorare duramente come donna delle pulizie. Riva trascorse parte della sua giovinezza in collegio, e la sua vita personale subì un duro colpo con la perdita della madre, morta di cancro. Queste esperienze formative hanno contribuito a definirlo come persona e atleta, trasformandolo in un simbolo di resilienza e determinazione.
Durante la sua adolescenza, Gigi non abbandonò mai il sogno del calcio. Lavorò in un’azienda di ascensori ma continuò a giocare in tornei giovanili, fino a farsi notare nel Legnano, dove fece il suo ingresso nel calcio professionistico. Nel 1963, il Cagliari lo accolse, permettendogli di brillare nel palcoscenico della Serie A. “Riva non era solo un giocatore, era un poeta del pallone”, ha affermato il noto commentatore sportivo Giampiero Galeazzi.
Nei suoi anni al Cagliari, Riva si distingueva non solo per la sua abilità, ma anche per il suo carisma. È diventato capocannoniere della Serie A in tre stagioni consecutive (66-67, 68-69, 69-70) e guidò il Cagliari alla storica vittoria del primo e unico scudetto. La sua carriera sportiva rappresenta un capitolo fondamentale nella storia del calcio italiano, una lezione che continua a ispirare generazioni di calciatori. “Riva non giocava solo per vincere, ma per trasmettere emozioni”, ha dichiarato il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini.
Il ritiro e l’eredità di Gigi Riva
Dopo un’interessante carriera che lo vide corteggiato anche da giganti come la Juventus, Riva scelse di rimanere fedele al Cagliari, ritirandosi nel 1977 all’età di 32 anni a causa di ripetuti infortuni. La sua carriera fu un mix di successi, infortuni e una continua ricerca di adattamento. Dopo il ritiro, Gigi Riva non lasciò il calcio, ma entrò nello staff del Cagliari come tecnico, per poi diventare dirigente e infine presidente onorario nel 2019.
La sua vita si spense il 22 gennaio 2024, dopo aver sofferto di una sindrome coronarica acuta e successivo arresto cardiaco. Il mondo del calcio e i tifosi hanno preso commiato da un campione, che ora riposa nel cimitero monumentale di Bonaria, a Cagliari. Le sue gesta e il suo esempio rimarranno per sempre impressi nel cuore dei tifosi.
In anteprima, vi invitiamo a vedere un omaggio a Gigi Riva in questo video: Omaggio a Gigi Riva.
Fonti: Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), Cagliari Calcio, La Gazzetta dello Sport.
Note: Assicurati di sostituire video_id con l’ID reale del video che desideri utilizzare.
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