Guerra a Gaza: 150 docenti italiani si schierano in difesa della Palestina.
L’obiettivo primario di questo movimento è “fare qualcosa”, agire attivamente per non dover rimpiangere, in futuro, di essere rimasti inerti di fronte a una situazione così drammatica. Durante l’assemblea, i docenti hanno discusso animatamente su come coinvolgere altri colleghi, come affrontare la questione in classe con gli studenti e come trasformare l’indignazione in iniziative tangibili. Un altro docente ha sottolineato l’importanza di dare visibilità e impatto alle loro azioni.
Richiesta di Intervento al Governo Italiano
Al termine dell’incontro, è stato approvato un documento che sarà indirizzato alle istituzioni competenti. Nel testo, i docenti chiedono al governo italiano di prendere una posizione ferma e inequivocabile di condanna nei confronti dei crimini di guerra e contro l’umanità attribuiti al governo israeliano. Inoltre, si sollecita la sospensione di ogni forma di collaborazione politica ed economica con Israele “fino a quando non si ponga fine al genocidio in corso”. Questa richiesta di interruzione dei rapporti economici e politici mira a esercitare pressione su Israele affinché rispetti il diritto internazionale e ponga fine alle violenze.
