I lavoratori a contratto indiani ottengono riconoscimento legale, ma la sicurezza sociale resta assente.
Il Codice sulla Sicurezza Sociale definisce i lavoratori della gig economy come una categoria separata, piuttosto che estenderne i diritti e le protezioni tipiche di un lavoratore. In paesi come Regno Unito, Spagna e Nuova Zelanda, i tribunali si stanno muovendo verso il riconoscimento dei lavoratori delle piattaforme come dipendenti, con diritto a salari minimi e altre agevolazioni. La situazione in India sembra definirne il confine, escludendo i lavoratori dalla protezione legale associata all’impiego.
Il Ministero del Lavoro indiano non ha risposto a una richiesta di commento. Si attende dunque un’evoluzione della situazione, poiché la disciplina della gig economy in India è ancora in fase di sviluppo e i lavoratori continuano a lottare per diritti e tutele.
Fonti: Ministero del Lavoro e dell’Occupazione dell’India, TechCrunch.
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