Il dilemma del risolutore: Chris Lehane e la sfida impossibile di OpenAI.

Il dilemma del risolutore: Chris Lehane e la sfida impossibile di OpenAI.

Una delle principali problematiche è rappresentata da Sora, l’ultimo strumento di generazione video lanciato da OpenAI. Questo software ha sollevato polemiche per l’uso di materiali protetti da copyright, una mossa audace che ha portato l’azienda a ricevere querelle dai principali attori del settore giornalistico e editoriale. Nonostante le critiche, Sora ha rapidamente conquistato la vetta delle classifiche degli app store, svelando un mercato affascinato dalla possibilità di creare versioni digitali di sé stessi e figure famose.

Quando gli è stato chiesto il motivo dietro la scelta di includere personaggi noti nel lancio di Sora, Lehane ha descritto il prodotto come una “tecnologia di uso generale” capace di democratizzare la creatività. Ha affermato che anche chi non possiede capacità artistiche può creare contenuti attraverso il software.

Copyright e Responsabilità Etica

Quello che ha eluso è il fatto che inizialmente OpenAI ha permesso ai detentori dei diritti di optare per l’esclusione della loro opera dall’addestramento di Sora, metodo non consueto nel trattamento dei diritti d’autore. Dopo aver notato l’ampio utilizzo di immagini protette, l’azienda ha cambiato rotta verso un sistema di opt-in. Questo non è un’evoluzione, ma un esperimento su quanto si possa fare senza incorrere in conseguenze legali.

Naturalmente, questa situazione ha rinfocolato le polemiche tra editori e OpenAI, accusata di trarre profitto dal lavoro altrui senza condividere i guadagni. Quando ho chiesto a Lehane come l’azienda affrontasse queste critiche, ha citato il fair use, una dottrina legale americana pensata per bilanciare i diritti dei creatori e l’accesso pubblico alla conoscenza, descrivendola come l'”arma segreta” della dominanza tecnologica statunitense.


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