Innovazione e apprendimento: la scuola del futuro per la nuova generazione.
Le Sfide della Formazione e della Valutazione
La tempistica compressa dei corsi ha coinciso con un periodo intenso dell’anno scolastico, rendendo difficile per i docenti conciliare formazione e lavoro. Le scelte operative dagli atenei, a loro volta obbligati ad affrettare i corsi, non sempre hanno rispettato le esigenze dei partecipanti. Inoltre, in Lombardia, i corsi sono stati principalmente condotti da pedagogisti e teorici, lontani dalla realtà didattica quotidiana. Nonostante siano state presentate proposte innovative, raramente sono state applicabili nella pratica scolastica.
Alcune delle metodologie promosse, come il cooperative learning, richiedono ambienti di apprendimento ideali e risorse che spesso non sono disponibili nelle scuole italiane, dove le classi possono superare i 30 alunni e i casi di fragilità sono in costante aumento. In aggiunta, la valutazione finale dei corsi ha mostrato una forte disparità tra vari enti, creando ulteriore confusione tra i partecipanti.
La rigidità del curriculum e la separazione tra i diversi ordini di scuola sono stato criticati. Gli studenti spesso mostrano lacune in competenze basilari, con i docenti che si incolpano a vicenda per la debole preparazione degli studenti. Questo porta a una percezione di incomunicabilità nel sistema scolastico, in cui i cicli non si collegano organicamente tra loro, ma sembrano isolati.
