Instacart pagherà 60 milioni per risolvere le accuse di inganno ai consumatori.
Problemi con l’iscrizione a Instacart+
Un altro punto critico sollevato dall’FTC riguarda la mancanza di trasparenza nel processo di iscrizione a Instacart+. Secondo l’agenzia, l’iscrizione gratuita per il periodo di prova del servizio non informava adeguatamente i consumatori riguardo ai costi che sarebbero stati addebitati una volta scaduto il periodo di prova. Questo ha permesso a Instacart di addebitare i propri clienti senza che questi fossero pienamente informati e consapevoli del processo.
In risposta a queste accuse, un portavoce di Instacart ha rilasciato una dichiarazione dove l’azienda ammette la conclusione dell’accordo, ma nega qualsiasi illegittimità. Ha sottolineato che la base dell’indagine dell’FTC era“fondamentalmente fallace”. Instacart sta affrontando anche altre critiche recenti riguardanti l’utilizzo di strumenti di pricing alimentati da intelligenza artificiale, che avrebbero portato a discrepanze nei prezzi degli stessi prodotti venduti nella stessa catena di negozi.
