Israele attacca l’Iran, colpita Ishafan. Teheran sostiene: “Nessun danno”

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Il Premier di Israele, Benjamin Netanyahu, insieme alla moglie hanno visitato il sito Expo di Milano il 27 agosto 2015. Durante la visita, sono state scattate foto che possono essere utilizzate nel rispetto del contesto in cui sono state scattate, senza alcun intento diffamatorio nei confronti delle persone rappresentate.

L’aeronautica israeliana ha annunciato di aver effettuato un raid su Isfahan come risposta all’attacco iraniano avvenuto sabato scorso. Tuttavia, si è trattato di un’azione dimostrativa nei confronti del regime iraniano. Si parla di tre droni che avrebbero colpito Isfahan, anche se la stampa iraniana ha riportato che la situazione nella città è rimasta normale e non si è verificata alcuna esplosione al suolo.

La situazione dei voli è tornata alla normalità all’aeroporto Mehrabad di Teheran dopo che l’Iran aveva sospeso i voli su diverse città, incluso Isfahan, a seguito di notizie di esplosioni udite vicino al suo aeroporto. Tuttavia, nessun danno è stato causato durante l’attacco notturno, come confermato da un comandante senior dell’esercito iraniano.

L’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana ha revocato le restrizioni sui voli in diversi aeroporti, inclusi Teheran, Isfahan e Shiraz. Le difese aeree iraniane sono state attivate dopo le notizie di esplosioni, e i media locali hanno riportato che i cannoni antiaerei hanno abbattuto oggetti volanti in varie regioni del paese.

Un funzionario americano ha confermato che i missili israeliani hanno colpito un sito all’interno dell’Iran, ma non ha chiarito se siano stati bombardati anche siti in Iraq o in Siria. In Iraq, è stata udita un’esplosione nel sud del Paese, nel distretto dell’Imam del governatorato di Babil, in concomitanza con le esplosioni avvenute ad Isfahan.

L’accaduto ha destato preoccupazione a livello internazionale, con molte nazioni che hanno espresso la necessità di una risoluzione pacifica della situazione. Le tensioni tra Israele e l’Iran si sono acuite, aumentando il rischio di un conflitto a livello globale.

Alla luce di questi eventi, è fondamentale che la comunità internazionale lavori insieme per promuovere la pace e la stabilità nella regione, evitando qualsiasi escalation che potrebbe portare a conseguenze disastrose per tutti i popoli coinvolti. Soltanto attraverso il dialogo e la diplomazia sarà possibile evitare una spirale di violenza e garantire un futuro di pace e prosperità per tutti.

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