Killer del Tallio: “Li ho uccisi perché non erano come parenti per me”

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Killer del Tallio. Sono toccanti e sconvolgenti le parole che emergono dagli interrogatori di Mattia Del Zotto, il killer ventisettenne che ha avvelenato uccidendoli i nonni paterni e una zia.

Killer del Tallio: dichiarazioni deliranti

Alla domanda circa il suo pentimento, Del Zotto fornisce questa agghiacciante risposta: “Ho una distanza nei valori con i parenti. E non li percepisco come persone care e vicine. Il mio affetto va al Signore Creatore, per l’entità divina superiore”. Non ha messaggi che vorrebbe superassero le mura del carcere, qualcosa per i genitori.

E lo dice: “Non mi viene nessun messaggio da dare”. Ha però un desiderio, la lettura del Talmud, uno dei testi classici dell’ebraismo, la religione che Mattia Del Zotto, in piena notte, nel primo incontro con gli operatori del carcere, ha dichiarato di avere abbracciato. È stato invece accertato che non esiste la setta Concilio Vaticano II alla quale il giovane avrebbe aderito secondo la mamma Cristina.

Del Zotto sorvegliato a vista 24 ore su 24

È sorvegliato a vista 24 ore su 24 dagli agenti di polizia penitenziaria e si trova in isolamento da solo in una cella al momento senza tv né tantomento intermet, Mattia Del Zotto, il 27enne di Nova Milanese arrestato mercoledì sera con l’accusa del triplice omicidio dei nonni paterni e di una zia e del tentato omicidio di altre cinque persone, tra cui i nonni materni.

Tutti, a suo dire “impuri”, sono stati avvelenati con il tallio, sostanza che ha acquistato a settembre da un’azienda di Padova contattata due mesi prima. Azienda dalla quale nel 2014 avrebbe ordinato l’acido poi usato per una serie di aggressioni Andrea Magnani, complice della coppia Martina Levato-Alexander Boettcher.

Esperti informatici dei carabinieri sono al lavoro senza sosta per  analizzare i due pc e gli smartphone sequestrati a casa del giovane per rintracciare altri elementi per comprovare l’esistenza di un piano preordinato, questa è l’ipotesi, per sterminare la famiglia. Intanto è stato verificato che la presunta setta alla quale il ragazzo, secondo la madre, aveva aderito, `Concilio Vaticano II´, non esiste. Si tratterebbe piuttosto di un blog di fanatici religiosi di cui non vi è più traccia.

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