La Resistenza attraverso la fotografia: un viaggio visivo nella libertà e nella memoria.
Il programma del convegno è ricco e variegato, suddiviso in sei sessioni che offriranno l’occasione di esplorare diversi aspetti delle fonti visive. Tra gli argomenti in discussione, si analizzerà l’importanza degli archivi fotografici degli Istituti storici della Resistenza e l’opera di noti produtori di immagini come l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo. Non mancheranno esempi significativi, come le fotografie realizzate da un prete partigiano che hanno documentato un periodo cruciale della nostra storia.
Un focus particolare sarà dedicato agli usi delle immagini nel raccontare le Resistenze in contesti più ampi, inclusi territori occupati tra il 1935 e il 1945, come Albania, Grecia, Balcani e URSS. Attraverso questa analisi, si intende porre l’accento sull’universalità delle esperienze di resistenza e sulle diverse modalità di rappresentazione visiva.
Temi di Ricerca e Analisi Visiva
In particolare, il convegno offrirà uno spunto di riflessione sulle rappresentazioni visive delle donne nella Resistenza piemontese, incluse le testimonianze fotografiche di ex prigionieri di guerra. La rappresentazione della Liberazione sarà un altro tema cardine, permettendo di osservare come questi eventi sono stati narrati nel tempo attraverso le immagini. A questo proposito, la sesta sessione del convegno si concentrerà sulle narrazioni ufficiali nel periodo post-bellico, analizzando come la Resistenza sia stata costruita visivamente attraverso esposizioni e pannelli fotografici in contesti di lavoro, come ad esempio nelle fabbriche.
