La riforma Madia funziona: prime punizioni ai furbetti del cartellino

La riforma Madia funziona: prime punizioni ai furbetti del cartellino

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La riforma Madia sta dando i suoi primi frutti. Prime punizioni per i furbetti del cartellino. La norma per l’accelerazione del procedimento disciplinare funziona ed è già stata applicata. La ministra della pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha parlato dell’evolversi della situazione ai microfoni di Rtl 102.5.

Durante “Non stop news”, la Madi ha rivelato: “Siamo intervenuti sul lassismo nel sanzionare chi sbagliava. Se il dirigente non licenzia il dipendente che evidentemente ha truffato, va sanzionato. Gli italiani, dopo anni di malcostume, hanno bisogno di tempo per credere che le cose stiano cambiando. Abbiamo messo in atto anche sul tema del merito un processo virtuoso. Pensiamo al reclutamento, per anni, per esigenze di bilancio, erano bloccate le assunzioni per concorso, ma le amministrazioni dovevano assumere per forza per mandare avanti il servizio, e lo facevano con contratti temporanei che si protraevano nel tempo, creando precari storici”.

Inoltre, aggiunge: “Da qui al futuro, le assunzioni andranno fatte con una programmazione, fatta sulla base del fabbisogno e con concorsi regolari. Molto spesso, in questi anni di cattivo reclutamento, un giovane brillante capiva che non c’erano concorsi e dunque o si piegava a precariato strutturale o rinunciava alla sua legittima ambizione di mettersi al servizio della collettività”.

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