L’Agenzia delle Entrate mette in guardia dalle false email di phishing

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Con un comunicato stampa l’Agenzia delle Entrate ha informato di nuovi tentativi di truffa ai danni dei contribuenti, che in questi giorni hanno segnalato di aver ricevuto email di phishing nella propria casella di posta elettronica, apparentemente inviate da alcuni uffici dell’Agenzia delle Entrate e contenenti riferimenti a numeri telefonici reali.

L’Agenzia Entrate mette in guardia e precisa la propria estraneità ai fatti segnalando che non si tratta di comunicazioni ufficiali e, dunque, invita i contribuenti a cestinare l’email ricevute e a non aprire gli allegati.

Nelle email viene segnalato un debito con il dipartimento finanziario per il quarto trimestre 2016 e viene annunciato che, in caso di mancata estinzione dell’indebitamento, si provvederà al prelievo su conto corrente, allegando dei file.

Le finte email si presentano come una segnalazione dell’ente di un fantomatico debito finanziario che l’utente avrebbe per il 2016. Viene annunciata nella mail che la mancata estinzione del debito, farà provvedere al relativo prelievo sul proprio conto corrente, allegando al messaggio, i file da compilare per assolvere alla procedura.

Come si deve comportare l’utente che riceve la mail dall’Agenzia e come può scoprire se si tratta di una comunicazione vera o falsa? Per sicurezza meglio cestinare. La comunicazione si presenta in genere come una lettera digitale dell’Agenzia nella quale viene sollecitato un debito a carico dell’utente.

Il messaggio ha, in genere, come allegato un file zippato (compresso), che non deve essere assolutamente scaricato né aperto poiché, al suo accesso, è programmata l’installazione automatica sul computer di un programma che lo potrà mettere seriamente in pericolo, esponendo i dati personali al suo interno e rendendoli accessibili a persone malintenzionate.

“Non è la prima volta che questo tentativo di truffa viene segnalato  – ricorda ancora l’Agenzia – già nel mese di giugno 2016 era circolata una email molto simile”.

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