L’agricoltura italiana si afferma leader in Europa nel 2025 con innovazioni sostenibili e qualità.
Nel 2024, il settore agroalimentare italiano si conferma fondamentale per l’economia nazionale, con un valore aggiunto dell’agricoltura di 44,4 miliardi di euro (+9%), superando Francia e Spagna. Anche l’industria alimentare mostra segni di ripresa, con 37 miliardi di euro (+3,5%). Il fatturato di filiera raggiunge 676 miliardi, supportato da un export di 69 miliardi (+7,5%). Nonostante la crescita, il settore affronta sfide come dazi e accesso al credito. La digitalizzazione e l’agri-tech emergono come fattori chiave per il futuro, mentre BPER si impegna a sostenere la transizione tecnologica e sostenibile delle imprese.
Risultati Positivi nel Settore Agroalimentare Italiano nel 2024
MODENA (ITALPRESS) – I risultati del 2024 evidenziano il settore agroalimentare come un pilastro dell’economia italiana. Secondo il Rapporto sull’Economia Agroalimentare 2025 di BPER, il valore aggiunto dell’agricoltura ha raggiunto i 44,4 miliardi di euro, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente. Questo progresso ha permesso all’Italia di assumere il ruolo di leader in Europa, superando le concorrenti Francia e Spagna.
Anche l’industria alimentare ha mostrato segni di ripresa, con un valore aggiunto di 37 miliardi di euro, in crescita del 3,5%. L’Italia occupa la terza posizione nell’Unione Europea. La produzione è in crescita in varie regioni, con Lombardia, Veneto e Sicilia in frenquenza. Con oltre 676 miliardi di euro di fatturato, 69 miliardi di euro di esportazioni (+7,5%) e un saldo positivo dei prodotti trasformati di 14,2 miliardi, il settore ha contribuito notevolmente allo sviluppo dell’economia nazionale grazie alla domanda interna ed estera. Anche le attività secondarie, come agriturismi e produzione di agroenergie, stanno crescendo.
Il contributo dell’agricoltura alla produzione di energia rinnovabile ha toccato l’11%, con proiezioni che indicano un potenziale raggiungimento del 22% entro il 2030. Rimangono sfide significative, tra cui dazi e accesso al credito, con un numero ridotto di imprese guidate da giovani. Nonostante l’elevato livello di integrazione nel mercato globale, le exportazioni destano preoccupazioni.
LE tariffe sui prodotti agroalimentari europei potrebbero influenzare negativamente il settore, accentuando l’Italian sounding. L’agri-tech e la digitalizzazione rappresentano aree strategiche per lo sviluppo. Sebbene stia crescendo la produttività e l’interesse per soluzioni innovative come l’agricoltura 4.0, è fondamentale incrementare gli investimenti e facilitare l’accesso al credito. BPER si impegna a sostenere questa filiera vitale, accompagnando le imprese nel processo di transizione tecnologica e sostenibile.
Risentirsi della Crescita dell’Agroalimentare Italiano nel 2024
MODENA (ITALPRESS) – I risultati del 2024 attestano il settore agroalimentare come uno dei fondamenti dell’economia italiana. Secondo l’ultimo Rapporto sull’Economia Agroalimentare 2025 di BPER, realizzato dall’Ufficio Studi, il valore aggiunto dell’agricoltura ha raggiunto i 44,4 miliardi di euro, con un incremento del 9% rispetto all’anno precedente. Questo progresso ha permesso all’Italia di conquistare una posizione di leadership in Europa, superando Francia e Spagna.
L’industria alimentare ha seguito un percorso di ripresa, con un valore aggiunto di 37 miliardi di euro (+3,5%), mantenendo la terza posizione nell’Unione Europea. La crescita della produzione si è registrata in tutte le regioni, con il Sud che mostra tendenze positive. Lombardia, Veneto e Sicilia spiccano per concentrazione. Con oltre 676 miliardi di euro di fatturato di filiera e 69 miliardi di euro di export (+7,5%), l’agroalimentare italiano ha avuto un ruolo cruciale nella crescita economica nazionale, in gran parte grazie alla domanda estera.
Il contributo dell’agricoltura alla produzione di energia rinnovabile si attesta attualmente all’11%, e si prevede un aumento fino al 22% entro il 2030. Le sfide persistono, tra cui dazi, accesso al credito e l’innovazione tecnologica, con un preoccupante numero di sole 52.700 imprese sotto i 35 anni. Malgrado l’integrazione dell’Italia nella catena globale, le esportazioni restano un punto di attenzione, specialmente in merito all’effetto dell’Italian sounding.
In questo contesto, BPER ha manifestato il suo costante impegno verso il settore, supportando 1,4 milioni di addetti e oltre 700 mila imprese. La banca intende promuovere una transizione tecnologica e sostenibile, fornendo consulenze specialistiche attraverso il servizio Agri Banking, a sostegno della digitalizzazione e delle energie rinnovabili, valorizzando anche il potenziale di donne e giovani nel settore.
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