“Legge per alunni plusdotati: utile o inadeguata? Attività partiranno nel 2028/29.”
Approfondimenti sul Disegno di Legge sugli Alunni ad Alto Potenziale
L’approvazione al Senato del disegno di legge dedicato agli alunni ad alto potenziale cognitivo ha generato un acceso dibattito. Si tratta di un passo importante, ma sorge spontanea una domanda: quali saranno le implicazioni pratiche nel breve termine?
Procedura di Approvazione e Tempistiche
Il disegno di legge dovrà essere esaminato dalla Camera prima di giungere a definitiva approvazione. Una volta che il testo sarà ratificato, il Governo avrà 12 mesi per emanare i decreti legislativi che ne garantiranno l’attuazione. Considerando che nelle prossime settimane inizierà la sessione di bilancio, è verosimile che l’approvazione finale avvenga attorno a gennaio 2024. Pertanto, i decreti potrebbero entrare in vigore all’inizio del 2025, rendendo operative le nuove regole a partire dall’anno scolastico 2027/28. Questo solleva una questione fondamentale: cosa faranno le scuole in questo arco temporale?
Risposte a Interrogativi Sorgenti
In pratica, le scuole continueranno a operare come hanno fatto finora. Gli alunni ad alto potenziale, definiti “plusdotati”, continueranno ad essere considerati come studenti con bisogni educativi speciali (BES). Il secondo comma dell’articolo 2 della legge afferma chiaramente che “gli alunni e gli studenti ad alto potenziale cognitivo sono compresi nell’ambito di quelli con bisogni educativi speciali”. Questo significa che la loro gestione rimarrà inalterata fino all’entrata in vigore dei decreti attuativi.
Riflessioni sulla Situazione Attuale
Un rapido sguardo alle normative esistenti mostra che la tematica non è nuova. La circolare 562 del 2019, in linea con la direttiva ministeriale del 2012 sui BES, menziona esplicitamente la presenza di “bambini ad alto potenziale intellettivo”, o “Gifted children”, evidenziando la necessità di personalizzazione nell’insegnamento. Questo approccio è già stato adottato da molte istituzioni scolastiche.
La relazione allegata al disegno di legge sembra trascurare questi elementi consolidati, limitandosi a indicare che la strategia educativa resta di competenza dei Consigli di Classe e dei Team Docenti. Se emergono criticità, possono adottare metodologie didattiche specifiche per favorire un’inclusione efficace, sia a livello individuale che collettivo.
