L’Onu dà l’ok per la prima missione italiana in Libia

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Parte la prima missione italiana in Libia. Il governo ha avuto l’ok dell’Organizzazione delle nazioni unite. L’inviato dell’Onu per la Libia, Ghassan Salamè, è stato ricevuto a Palazzo Chigi, approvando ed apprezzando l’intervento italiano: “È la via giusta per ottenere risultati. L’Italia è al lavoro da tempo per la stabilizzazione della Libia”.

Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, è ottimista: “Mi auguro che le Nazioni unite diano una spinta decisiva reductio ad unum dei formati negoziali in Libia, l’Onu deve prendere la leadership. Gentiloni ha parlato anche dell’accordo con gli scafisti per i migranti: “Con il codice sulle ong vince lo stato, perdono gli scafisti”. Il codice a cui fa riferimento Gentiloni, vieta alle navi delle ong, che non rispettano le direttive per gli scafisti, di attraccare nei porti italiani.

I meccanici italiani stanno lavorando da settimane sulle navi. In esclusiva a Repubblica, raccontano: “Magari già domenica o lunedì usciamo in mare con i libici per le prove motore. Dobbiamo verificare gli apparati, lo scafo, la parte marinaresca, le dotazioni di bordo. Roba che magari può far ridere, abituati a pensare ai cannoni e alle mitragliatrici…. e invece qui ti serve a non rimanertene fermo in mezzo al mare”.

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