Meloni condivide il monologo di Scurati “Non censuriamo nessuno”

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A Roma, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato su Facebook la situazione attuale in Italia, sottolineando come la sinistra stia creando un caso su presunta censura riguardante un monologo di Scurati in occasione del 25 Aprile. Secondo Meloni, la Rai ha semplicemente rifiutato di pagare 1800 euro per un minuto di monologo, sottolineando che questa cifra corrisponde allo stipendio mensile di molti dipendenti. La sinistra accusa la Rai di censura, ma Meloni vuole pubblicare liberamente il testo del monologo per permettere agli italiani di giudicarne il contenuto.

Il testo del monologo di Scurati riguarda l’assassinio di Giacomo Matteotti nel 1924 da parte di sicari fascisti, il quale si oppose apertamente alla dittatura fascista. Matteotti fu sequestrato, pugnalato a morte e il suo cadavere fu mutilato. Mussolini fu informato del delitto, ma promise alla vedova di fare tutto il possibile per riportarle il marito, mentre teneva i documenti insanguinati della vittima nel suo cassetto. Il monologo prosegue ricordando le stragi nazifasciste del 1944, perpetrate dalle SS tedesche con la collaborazione dei fascisti italiani, in cui migliaia di civili inermi furono massacrati in modo efferato.

Scurati evidenzia come il fascismo sia stato un fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista per tutta la sua esistenza storica. Parla delle elezioni del 2022, in cui il gruppo dirigente post-fascista ha scelto di riscrivere la storia anziché ripudiare il passato neo-fascista. La Presidente del Consiglio si è attenuta alla linea ideologica neo-fascista, prendendo le distanze dalle efferatezze del regime senza mai ripudiare l’esperienza fascista nel suo insieme. Questo ha provocato la mancata menzione dell’antifascismo in occasione del 25 aprile 2023.

Il monologo si conclude con una riflessione sulla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo, sottolineando come la parola “antifascismo” sia fondamentale per tutti i democratici sinceri, indipendentemente dall’orientamento politico. Fino a quando questa parola non verrà pronunciata da chi governa, il fascismo continuerà a minacciare la democrazia italiana.

In un’Italia divisa tra sinistra e destra, la discussione su eventi storici come l’assassinio di Matteotti e le stragi nazifasciste del 1944 porta alla luce le divergenze politiche che ancora persistono nel paese. La censura, al centro di questa polemica, solleva interrogativi sulla libertà di espressione e sulla possibilità di pubblicare contenuti controversi. La pubblicazione del monologo di Scurati da parte di Meloni si inserisce in questo contesto, offrendo agli italiani la possibilità di valutare autonomamente le questioni storiche e politiche trattate.

Il ruolo della Rai, come servizio pubblico, viene messo in discussione in questa vicenda, evidenziando il peso economico di una simile decisione e i dibattiti sulle responsabilità della televisione di Stato. La commemorazione del 25 Aprile, giorno simbolo della Resistenza in Italia, diventa un momento di confronto e di riflessione su temi che riguardano l’identità nazionale e la memoria storica del paese. La necessità di mantenere viva la memoria delle tragedie del passato e di combattere ogni forma di totalitarismo si dimostra più che mai attuale di fronte alle sfide del presente.

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