Muore a 83 anni Danilo Mainardi, l’etologo che dava voce agli animali

Muore a 83 anni Danilo Mainardi, l’etologo che dava voce agli animali

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Si è spento all’età di 83 anni Danilo Mainardi, etologo, ambientalista convinto e abile divulgatore, spesso impegnato in campagne di educazione ambientale, soprattutto con i bambini.

Entrava nelle case degli italiani con discrezione e garbo. Con l’aiuto di divertenti bozzetti e disegni di animali. Nelle sue chiacchierate con l’amico Piero Angela nel corso delle puntate di Quark e Superquark, mostrava tutto il suo grande amore per gli animali.

Li descriveva come se stesse parlando di altri esseri umani, senza usare un tono accademico, pur essendo uno dei più stimati etologi nel panorama scientifico internazionale.

Membro di numerose accademie scientifiche – tra cui l’Accademia Nazionale delle Scienze e della Società Italiana di Etologia, di cui è stato anche presidente – e docente presso l’Università Ca’Foscari di Venezia, in tv ha collaborato anche ad altri programmi, come Dalla parte degli animali e Almanacco del giorno dopo.

Oltre ad aver firmato molti libri sugli animali – si contano quasi 50 opere, la prima pubblicata nel 1968 – è stato direttore dell’Italian Journal of Zoology, organo dell’Unione Zoologica Italiana, e ha collaborato con numerose testate, da Airone al Sole 24 Ore, fino al Corriere della Sera, che per primo ha dato la notizia della sua morte.

Mainardi era fermamente convinto che l’unico modo per risolvere i problemi ambientali fosse correggere la visione dell’uomo nei confronti del mondo e della natura. Posto all’apice della scala evolutiva, l’uomo, secondo Mainardi, possiede infatti le potenzialità per realizzare questo cambiamento, ma è frenato dalla sua incapacità di vederne le conseguenze a lungo termine.
Molte le sue campagne insieme alla Lipu, la Lega italiana protezione uccelli, di cui Mainardi era stato presidente e di cui era attualmente presidente onorario. In numerose interviste ha spesso dichiarato che, se potesse scegliere un animale in cui incarnarsi, sarebbe sicuramente un uccello, per provare la “meravigliosa esperienza del volo”.

Contrario ai circhi, alle corride e agli spettacoli che l’uomo da secoli chiede e impone agli animali senza rispettarne l’esistenza, Mainardi sosteneva che l’essere umano non è fatto per essere vegetariano, pur essendo contro gli allevamenti intensivi. ”Quando capiremo, a fatti e non a parole, che le scelte esercitate contro gli animali sono anche scelte contro di noi?”, si chiedeva, con quello stesso spirito critico che ci ha insegnato ad avvicinarci con curiosità e rispetto a quel mondo che ci comprende e ci somiglia.

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